lunedì 29 agosto 2011

Premio "Salento Domani" al taurisanese Quintino Rocco Carangelo

Premio "Salento Domani" al taurisanese Quintino Rocco Carangelo nell'ambito del "Premio Meridiana" Maglie 2011. La sera di sabato, 27 agosto, nell’atrio dello storico palazzo marchesale di Maglie, che ospita il Liceo-Ginnasio “Francesca Capece” e che tanta taurisanità evoca, perché soggiorno del Duca Antonio Lopez y Royo di Taurisano, marito della Capece, si è svolta la cerimonia della consegna del “Premio Meridiana 2011”.
Il Premio, che viene assegnato ogni anno da un’apposita giuria, quest’anno presieduta dalla Prof.ssa Lina Leone, e che riprende il simbolo della grande meridiana che è sulla parete interna dell’atrio del Palazzo con la scritta “Sine Sole Sileo” (senza sole taccio), è riservato a quelle personalità del mondo della politica, del volontariato, della cultura e dell’imprenditoria che si sono particolarmente distinte nel corso degli ultimi anni col loro impegno e coi risultati conseguiti.
I premiati di quest’anno, con gli onori dei padroni di casa il Ministro Raffaele Fitto e il Sindaco Antonio Fitto, sono andati a Salvatore Coppola (storico), Gianfranco Gioffreda (imprenditore), Marcella Santoro (operatrice di volontariato), Salvatore Santese (imprenditore e presidente provinciale Confesercenti), Padre Roberto Francavilla (francescano).
Il Premio speciale ”Salento Domani”, assegnato all’unanimità dalla stessa giuria, è andato all’imprenditore taurisanese Quintino Rocco Carangelo, che ha saputo qualificare la ragione economica della sua attività con quella culturale e sociale del rispetto dell’ambiente. Questa la motivazione della giuria:
«Quale riconoscimento delle sue – certamente non comuni – capacità imprenditoriali, che lo hanno portato negli ultimi vent’anni a consolidare e a migliorare qualitativamente e quantitativamente l’eredità professionale della famiglia; quale riconoscimento della sua lungimiranza, che lo ha visto intraprendere una nuova strada con la creazione di un centro di smaltimento e di recupero di materiali inerti e quale riconoscimento della sua sensibilità verso l’ambiente tutto da salvaguardare quotidianamente evitando l’uso di materiali non riciclabili».

mercoledì 10 agosto 2011

Sindaco Di Seclì alle corde. E non si è che agli inizi!

Prima levata di scudi contro Lucio Di Seclì, pretesto: la sospensiva del pagamento della Tarsu a beneficio di alcuni ricorrenti.
Che tra Pd e Sindaco Lucio Di Seclì a Taurisano non corra buon sangue è ormai un dato acclarato. La rivendicata indipendenza di scelte da parte del neo sindaco, espressione di una lista pensata e prodotta per la sua maggioranza dal Pd, si va estendendo dalla formazione della giunta, che ha lasciato non pochi strascichi polemici e malumori diffusi, a provvedimenti amministrativi, che ora rischiano di mettere se non in crisi quanto meno a disagio l’esecutivo. Irrita l’ambiente politico del Pd l’atteggiamento del nuovo sindaco nell’adottare provvedimenti in difformità dalla passata amministrazione, sempre a maggioranza Pd, quella di Luigi Guidano.
E’ il caso ultimo della sospensiva del pagamento ad Equitalia dei famigerati cinque anni di arretrati della Tarsu in riferimento alla scarto tra superfici dichiarate e superfici reali, soggette a tassazione, dopo gli accertamenti sulla base dei dati catastali. Diciotto cittadini hanno prodotto ricorso avverso il provvedimento di Equitalia. L’ex Sindaco Guidano non volle sospendere i pagamenti ed anzi deliberò la spesa di 5.000,00 Euro per difendersi davanti alla Commissione Tributaria.
Con deliberazione di giunta il Sindaco, in data 21 luglio, ha concesso la sospensiva. Immediata la reazione del Pd. Evidente il conflitto tra la componente politica e la componente amministrativa. I suoi attuali tre assessori (Damiano, Rosafio e Scordella), che pure avevano votato a favore del provvedimento, ne hanno chiesto la revoca. Un comportamento, a dire il vero, discutibile. Se fossero stati contrari non avrebbero dovuto votare a favore in giunta; se ora sono per la revoca vuol dire che il partito gliel’ha imposto. Ma, premesso che tra azione amministrativa ed azione politica non ci dovrebbe essere contrasto, l’azione amministrativa non dovrebbe comunque subire condizionamenti o addirittura diktat. I tre assessori avrebbero detto: o la revoca o ci dimettiamo. E il Sindaco? Avrebbe risposto: se volete revocare il provvedimento, riunitevi in giunta e fatelo, io non partecipo. E’ evidente che il provvedimento e la richiesta di revoca sono solo il pretesto per una resa dei conti, che è solo all’inizio. Paradossale, però, che sia all’inizio dell’inizio.