Prima levata di scudi contro Lucio Di Seclì, pretesto: la sospensiva del pagamento della Tarsu a beneficio di alcuni ricorrenti.
Che tra Pd e Sindaco Lucio Di Seclì a Taurisano non corra buon sangue è ormai un dato acclarato. La rivendicata indipendenza di scelte da parte del neo sindaco, espressione di una lista pensata e prodotta per la sua maggioranza dal Pd, si va estendendo dalla formazione della giunta, che ha lasciato non pochi strascichi polemici e malumori diffusi, a provvedimenti amministrativi, che ora rischiano di mettere se non in crisi quanto meno a disagio l’esecutivo. Irrita l’ambiente politico del Pd l’atteggiamento del nuovo sindaco nell’adottare provvedimenti in difformità dalla passata amministrazione, sempre a maggioranza Pd, quella di Luigi Guidano.
E’ il caso ultimo della sospensiva del pagamento ad Equitalia dei famigerati cinque anni di arretrati della Tarsu in riferimento alla scarto tra superfici dichiarate e superfici reali, soggette a tassazione, dopo gli accertamenti sulla base dei dati catastali. Diciotto cittadini hanno prodotto ricorso avverso il provvedimento di Equitalia. L’ex Sindaco Guidano non volle sospendere i pagamenti ed anzi deliberò la spesa di 5.000,00 Euro per difendersi davanti alla Commissione Tributaria.
Con deliberazione di giunta il Sindaco, in data 21 luglio, ha concesso la sospensiva. Immediata la reazione del Pd. Evidente il conflitto tra la componente politica e la componente amministrativa. I suoi attuali tre assessori (Damiano, Rosafio e Scordella), che pure avevano votato a favore del provvedimento, ne hanno chiesto la revoca. Un comportamento, a dire il vero, discutibile. Se fossero stati contrari non avrebbero dovuto votare a favore in giunta; se ora sono per la revoca vuol dire che il partito gliel’ha imposto. Ma, premesso che tra azione amministrativa ed azione politica non ci dovrebbe essere contrasto, l’azione amministrativa non dovrebbe comunque subire condizionamenti o addirittura diktat. I tre assessori avrebbero detto: o la revoca o ci dimettiamo. E il Sindaco? Avrebbe risposto: se volete revocare il provvedimento, riunitevi in giunta e fatelo, io non partecipo. E’ evidente che il provvedimento e la richiesta di revoca sono solo il pretesto per una resa dei conti, che è solo all’inizio. Paradossale, però, che sia all’inizio dell’inizio.
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