domenica 4 settembre 2011

Sul PUG Rifondazione comunista vuole dire la sua

Il Partito della Rifondazione comunista di Taurisano non ci sta ad accettare il Pug (Piano Urbanistico Generale) così come impostato dall’Amministrazione Guidano e fatto proprio dall’Amministrazione Di Seclì. Lo ha manifestato con un lungo documento e con un comizio in Piazza Castello la sera di giovedì, 1° settembre. Il segretario Rocco Antonio Cavalera e il consigliere comunale Salvatore Rocca ne hanno illustrato le ragioni.
“Il P.U.G. inteso come pianificazione, programmazione e uso razionale del suolo, deve porsi lo scopo di recuperare, valorizzare e tutelare i caratteri ambientali, architettonici e Storico-culturali del territorio di Taurisano”.  E’ perciò un piano importante, è la città come dovrà essere realizzata.
I comunisti partono dal fatto che l’elaborazione del Piano “presuppone un formale avvio del procedimento mediante l’approvazione dell’Atto di Indirizzo da parte della Giunta Comunale”. Essi ritengono che la nuova Giunta, non avendo approvato il richiesto Atto di Indirizzo, debba convocare una commissione apposita o una conferenza dei capigruppo per procedere all’importante adempimento politico. Dalla maggioranza – Assessore all’Urbanistica Damiano – si risponde che l’Atto era stato approvato dalla precedente Giunta e che pertanto non è opportuno che la questione venga ripresa.
Ma la delibera relativa all’atto in questione – si eccepisce da parte di Rifondazione comunista – si limitava a far sue pari pari le indicazioni della Regione (Deliberazione n. 1328 del 3 agosto 2007), senza entrare nello specifico comunale.
Nel lungo e articolato documento approntato sono esposte le ragioni di metodo e di merito. Quali i punti fondamentali?
Anzitutto la partecipazione reale all’elaborazione del Piano “dopo i surrogati di partecipazione cui – dicono i rappresentanti di Rifondazione – abbiamo assistito negli ultimi anni”, affinché “le decisioni inerenti il PUG non siano prese nel chiuso degli uffici o in modo tale da dare adito a dubbi e sospetti su una possibile intrusione degli affari privati nella politica, la quale deve invece tutelare gli interessi di tutti”. Ciò presuppone un linguaggio accessibile alla gente, la quale, molto spesso, nei tecnicismi dell’ufficio, sospetta imbrogli ed interessi particolari.
Sotto il profilo metodologico, il documento comunista suggerisce un censimento di tutto il patrimonio esistente allo scopo di determinare le varie necessità.
Nello specifico propone: ridefinizione dei confini territoriali tra i comuni di Taurisano e Ugento, per far ricadere in territorio di Taurisano vaste aree, attualmente di competenza ugentina, che sono di proprietà di cittadini taurisanesi e si trovano nelle immediate vicinanze del centro abitato di Taurisano (tra le contrade Fumusa e San Giovanni); definizione della percentuale dei suoli edificabili; introduzione del principio del riequilibrio ecologico per i suoli edificati; piano delle tipologie di costruzione e colori da usare nel centro storico; realizzazione e organizzazione di aree produttive ecologicamente attrezzate; recupero delle cave dismesse; ampliamento della Zona Pip in direzione Ruffano; costruzione di una strada ad anello che colleghi Taurisano coi comuni limitrofi; salvaguardia dei terreni agricoli e delle colture praticate; acquisto del Bosco Danieli e sua trasformazione in parco pubblico; realizzazione del nuovo cimitero; costruzione di una strada alberata che colleghi via 2 Giugno a via Canova; difesa del verde urbano e perurbano; procedimento a concorso per l’assegnazione ai progettisti degli incarichi.
Insomma un documento programmatico ed un programma, che evidentemente, per la vastità e complessità dei problemi e delle cose da fare, dovrebbe informare i comportamenti politici dell’opposizione in questa e probabilmente nelle prossime consigliature.

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