domenica 10 marzo 2013

Politica a Taurisano. La lezione del voto del 24-25 febbraio


Da "Presenza Taurisanese", anno XXXI - N. 3 - Marzo 2013
  
La candidatura di tre taurisanesi alle elezioni del 24-25 febbraio – Antonio Scarlino con la Scelta Civica di Monti, Ada Alibrando con il Mir di Samorì e Salvatore Rocca con Rivoluzione Civile di Ingroia – tutti e tre alla Camera, costituisce un osservatorio particolare per un’analisi in chiave politica locale nella prospettiva delle future prove elettorali amministrative.
Diciamo subito che in altri tempi i tre candidati avrebbero fatto incetta di voti. Così non è stato nella circostanza. La somma dei voti presi dai tre candidati arriva a 1.712 (26,95 %). Quelli che ha preso Grillo da solo sono 1.433 (22,55 %). Uno scarto di appena 279 voti. Il paese si è spaesanizzato? Così sembrerebbe. In parte così è stato.
Il risultato ci pone di fronte a due dilemmi. Il primo: i tre candidati locali non hanno saputo condurre la campagna elettorale sul territorio o l’elettorato locale ha resistito alle sirene della solidarietà paesana? Il secondo: i voti presi dai partiti tradizionali, Pdl e Pd, sono stati il frutto del lavoro svolto dai dirigenti locali o la resistenza spontanea dell’elettorato di appartenenza? Evidentemente valgono entrambe le ipotesi sia nel primo che nel secondo dilemma. Si tratta comunque di dati che vanno contestualizzati e comparati.
Il Pd ha ottenuto 935 voti alla Camera a fronte dei 2.166 del 2008, perdendo 18,05 punti in percentuale. Il Pdl con 1.568 voti alla Camera, a fronte dei 3.250 del 2008, è calato del 24,5 %.  Questi dati, in buona sostanza, sono in linea con il trend nazionale dei due partiti, che li vede in calo. Ma, mentre il Pd ha una struttura operativa locale di tutto rispetto (sezione, direttivo, gruppo consiliare), il Pdl è privo di qualsiasi organizzazione e tutto è affidato ai singoli rappresentanti. Solo negli ultimi giorni della campagna elettorale sono stati aperti due comitati elettorali del Pdl in due distinti punti del paese, uno in Piazza Castello e l’altro in Piazza Fontana.
Il dato del Pd autorizza a pensare che il calo sia dovuto ad una campagna pro candidato locale Scarlino, non intensissima ma significativa; mentre il calo del Pdl è più fisiologico rapportato al calo nazionale, ma non alla tenuta regionale e qua e là nella provincia, dove il partito ha retto bene alla sfida elettorale.
Lo sforzo fatto dal Pd pro Scarlino – alcuni settori locali del Pd hanno manifestamente fatto propaganda per lui – tendeva a premiare il suo coraggio nel cogliere un’opportunità importante. Se l’esito della lista Monti fosse stato diverso, come in qualche modo si sperava, per Scarlino sarebbe potuta arrivare l’elezione. Insomma, era nelle cose. Questo non è accaduto perché la lista di Monti ha rischiato addirittura di non superare la soglia di sbarramento. Per gli altri due candidati si trattava di un impegno in prospettiva. Escluso che potessero essere eletti.      
Il fenomeno Grillo è sbattuto sulle candidature locali come una palla di bowling travolgendo i birilli. Ad un primo confronto con comuni della stessa dimensione di Taurisano il voto a Grillo ha più o meno la stessa consistenza: 1.761 (27,55 %) a Ugento, 1.425 (29,32 %) a Ruffano, 1.703 (25,66 %) a Taviano. Dunque, l’elettorato si è sintonizzato di più sul dibattito nazionale che non sulle esigenze elettorali locali. Ma è anche vero che i tre candidati locali non hanno saputo o non hanno potuto arrivare all’attenzione degli elettori. I loro partiti erano per la prima volta sulla scena elettorale ed erano privi di strutture e di mezzi di propaganda appropriati.
Quali indicazioni trarre dai risultati elettorali in funzione locale? Le due novità – Antonio Scarlino e Ada Alibrando – erano con due liste debuttanti, che potrebbero pure aver concluso la loro esperienza politica nazionale. L’una e l’altra, infatti, sono uscite per l’occasione delle elezioni anticipate. Non così per i due candidati, i quali invece sembrano voler continuare l’esperienza politica. Antonio Scarlino, imprenditore, commentando i risultati della Lista Monti, ha fatto capire che la sua esperienza politica non è finita. «Per quanto mi riguarda – ha detto al “Quotidiano” del 26 febbraio – questo è il punto di partenza di un progetto  di lungo periodo». Ada Alibrando, avvocatessa giovane e brillante, nella circostanza della presentazione della sua candidatura a Taurisano, disse che la sua avventura politica sarebbe continuata anche dopo. Dunque due soggetti politici nuovi potrebbero impegnarsi di qui a non molto con le prossime scadenze amministrative. Per Taurisano è un segnale positivo. L’altro candidato, Salvatore Rocca, è già sulla scena da diversi anni, benché anche la lista nella quale si è candidato, “Rivoluzione Civile” di Ingroia, fosse al debutto e forse alla fine.
Impossibile fare confronti con le elezioni precedenti, sia con le Politiche del 2008, sia con le Amministrative del 2011. Il quadro politico è decisamente sconvolto. E quanto è accaduto con queste votazioni ha tutta l’aria di non essere qualcosa di passeggero.
Certo, i punti di continuità non mancano. Il Pd è al governo cittadino con esponenti giovani e motivati, i quali vorranno sicuramente continuare l’esperienza senza “grilli” per la testa. Il Pdl o centrodestra che dir si voglia presenta uno scenario piuttosto liquido, che però non è impossibile  raccogliere in un contenitore, magari una lista civica di nuova formazione. Ma qui i “grilli” per la testa potrebbero averli, considerato che il partito non riesce a darsi una struttura solida e quadri dirigenti qualificati e responsabili. Le sinistre potrebbero trovare unità d’intenti e di organizzazione. Ma anch’esse potrebbero avere “grilli” per la testa, non fosse altro che per una sorta di naturale spontanea empatia verso forme politiche tra il protestatario e l’anarcoide. Sarebbe auspicabile che trovassero però unità d’intenti e di organizzazione. Sarebbe anche un contributo di chiarezza.
L’elemento di novità potrebbe essere proprio la tentazione “Grillo”. L’opportunità di cavalcare questo fenomeno troverà sicuramente qualcuno in paese, certo di poter raccogliere il frutto di stagione, a creare di sana pianta il Movimento 5 Stelle. Sempre che anche questo fenomeno non si sgonfi di qui a non molto, in omaggio al detto che quanto più forte piove tanto più prima scampa.   

*

Nessun commento:

Posta un commento