venerdì 16 settembre 2011

"Presenza Taurisanese" - "Brogliaccio Salentino" - Settembre 2011

“Presenza Taurisanese” – “Brogliaccio Salentino”
Settembre 2011

E’ stata consegnata al CPO di Lecce, martedì, 13 settembre, “Presenza Taurisanese” di Settembre 2011. In questi giorni le Poste dovrebbero distribuirla agli abbonati di tutta Italia.

I sommari di questo numero

Editoriale del Direttore: Caso Italia: democrazia in quarantena

 L’Intervista di Antonio Sanfrancesco: Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento: “La fede è per tutti: sapienti e semplici”.

Cose di Taurisano

* Sul Pug Rifondazione Comunista vuole dire la sua.

* Rocco Carangelo e Luigi Preite taurisanesi da premio.

* Poste: cassette modulari per la corrispondenza.

*  Luigi Di Seclì ricorda l’11 Settembre. Poesia.

* Brigida Caporale lascia Taurisano per Barletta.

* Mostre di pittura di Rosario Rosafio e Federica De Icco.

* Arte in Terra – VII Edizione. Relazione del Direttore artistico,  Arch. Sonia Strambaci.

* Maturità allo Scientifico “Vanini”: 100 e lode per Maria Rosa De Icco.

* Nozze d’oro per Lucio Galati e Lucia Romano.

* X Torneo Open di Tennis: vince Antonio Scala.

* Una parola per volta: fursione.

* Necrologi per Gigi Febbraro e Beatrice Sperti.

Brogliaccio Salentino

  • A proposito di…Poesie di Cosimo Corvaglia, Leandro Ghinelli; Manifestazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia a Patù, ad Acaya, a Corigliano d’Otranto e a Specchia.

  • L’Editore Lorenzo Capone premiato alla XXI Edizione di “Libri Meridionali – Vetrina dell’Editoria del Sud”.

  • Quintino Toma pittore salentino. Catalogo di Luigi Marrella di G.M..

  • Letteratura “italiana” del ‘600 in lingua latina. I Carmina di Girolamo Cicala nell’edizione curata da Marco Leone di Mario Marti.

  • Lusso Poesia di Elio Marra.

  • Giovanni Cosi e l’“albarano” di Giulio Cesare Vanini di Gigi Montonato.

  • Mons. Antonio De Vitis. Una vita per gli altri di Salvatore Palese.

  • Lemme lemme di Giulia Licci. Omaggio a D’Annunzio di G.M..

  • Un autore e lo spazio concreativo: “Fuori campo” il nuovo romanzo di Tania Caroli di Gigi Montonato.

Antonio Galati e Rocco Normanno al “Padiglione Italia” della 54. Biennale  d’Arte di Venezia. Redazionale.

giovedì 15 settembre 2011

Non è giusto, non è leale? Invece, caro Sindaco, non è cosa!

Già la sera di sabato, 10 settembre, i cittadini di Taurisano hanno potuto leggere il manifesto, intestato “Città di Taurisano”, datato 10 settembre 2011 e firmato “Il Sindaco Lucio Di Seclì”.
Il testo:

NON E’ GIUSTO
E SOPRATTUTTO NON E’ LEALE

Alcuni organi di stampa hanno ripreso il contenuto di un foglio apparso di recente nella nostra città, che – senza conoscere i fatti – stigmatizza l’operato di alcuni assessori e funzionari comunali, ingigantendo a dismisura il suo contenuto e, soprattutto, inventando presunte collusioni.
Conoscendo i soggetti che divulgano tali falsità, è chiaro leggere la volontà di rimestare nel torbido al fine di sentirsi in qualche modo vivi e partecipi di una comunità che, da tempo, ha compreso lo scopo di tali ricorrenti attacchi, escludendoli di fatto dal contesto sociale e politico di Taurisano.
Se, invece, come più volte asserito, l’intento del foglio è quello di stimolare l’attività amministrativa, non è questa la strada da seguire, calunniando e attaccando a testa bassa dei giovani amministratori che stanno lavorando con tanta passione e tanto entusiasmo per migliorare le sorti del nostro paese, assicurando la costante presenza in Comune e facendo giornalmente fronte alle innumerevoli istanze da parte dei cittadini, ai quali solo questa Giunta Comunale deve dare conto del suo operato.

Taurisano, 10 settembre 2011

                                                                                                                                    Il Sindaco
                                                                                                                                Lucio Di Seclì

Una presa di posizione istituzionale su alcune accuse all’Amministrazione rivolte dal foglio locale “La Città di Taurisano”, pubblicazione curata dal Circolo di Nuova Italia, ultima corrente mantovaniana all’interno del PdL. Accuse riprese poi ed enfatizzate dalla “Gazzetta del Mezzogiorno”.
Sulle accuse non mi pronuncio né sull’opportunità di enfatizzarle; dico solo che, sebbene gravi per diversi motivi, restano meno gravi delle cose che il Sindaco Lucio Di Seclì ha detto nel suo manifesto. E sulle sue parole, qualche appunto lo faccio.
Anzitutto gli aggettivi del titolo “giusto” e “leale”. Ma di che stiamo parlando, di una partita a briscola o di politica?
L’approccio è fumoso e irriguardoso, non solo per una questione di forma, che evidentemente non a caso è contorta. Perché “alcuni organi di stampa”, “un foglio apparso di recente nella nostra città” e non indicare correttamente, anche per evitare equivoci, come si chiamano? O, per il Sindaco di Taurisano, a parte lui e i suoi della Giunta, gli altri sono massa anonima ed informe?
Ma è sul piano della cultura politica che Lucio Di Seclì dimostra una preoccupante inadeguatezza. Mi dispiace dirlo. Per un democratico e cattolico per giunta è normale che uno cerchi di sentirsi vivo e partecipe nella sua comunità. Forse il Sindaco vorrebbe che alcuni fossero emarginati ed esclusi? E in nome di quali suoi valori e principi?
Quanto al fatto che la nostra comunità li avrebbe esclusi socialmente e politicamente è un’affermazione di gravissima quanto inutile arroganza. Perdere le elezioni o non essere ammessi per vizi di forma o se vogliamo per imperizia, vuol dire forse essere esclusi dalla società e dalla politica?
Ed arriviamo ai “giovani amministratori che lavorano con passione ed entusiasmo per migliorare le sorti del nostro paese”. Già saremmo tutti contenti se riuscissero a migliorare le condizioni; e lasciamo stare le sorti. Ma, a parte, la questione lessicale, che tanto lessicale poi non è, Lucio Di Seclì sa, primo, che i suoi “giovani amministratori” hanno tutti passato la trentina; secondo, che non sono stati malignamente sorteggiati per il sacrificio a cui sono sottoposti, ma si sono proposti spontaneamente, hanno fatto di tutto per essere eletti, mobilitando parenti, amici, conoscenti, vicini di casa, hanno intercettato voti al mercato, per strada, nei bar; che si sono proposti per amministrare la cosa pubblica, che è sempre la più importante delle ambizioni ed il compito più impegnativo, perché si tratta di assumersi la responsabilità di ciò che appartiene a tutti, a cui bisogna dare conto. Perché mai dovremmo considerarli, secondo la dottrina Di Seclì, sciuscetti? Essi devono dar conto – mi dispiace Sindaco – a tutti i cittadini di Taurisano e non solo di Taurisano, compresi gli organi di stampa e il foglio “innominati”. E sul loro operato ogni cittadino ha il diritto – e magari sentisse pure il dovere – di esprimere le sue valutazioni (artt. 3 e 21 della Costituzione).
Certo, ognuno deve sapere quel che dice e come dirlo. Per questo ci sono autorità preposte, che non è male scomodare ogni tanto, se non altro per calmare e calmierare un ambiente dove regnano l’ignoranza, la presunzione e il velleitarismo più selvaggi. Discorso che prima o poi si dovrà affrontare se non si vuole che il paese diventi dominio di quattro insoddisfatti sociali, il cui esercizio pubblico si concretizza in autentiche molestie sociali.
Tanto lo dico per spirito di testimonianza, convinto come sono che in questo paese non cambia e non cambierà mai nulla. Gutta cavat lapidem – dicevano i latini – ma la mentalità della gente è più dura della pietra.

domenica 4 settembre 2011

Sul PUG Rifondazione comunista vuole dire la sua

Il Partito della Rifondazione comunista di Taurisano non ci sta ad accettare il Pug (Piano Urbanistico Generale) così come impostato dall’Amministrazione Guidano e fatto proprio dall’Amministrazione Di Seclì. Lo ha manifestato con un lungo documento e con un comizio in Piazza Castello la sera di giovedì, 1° settembre. Il segretario Rocco Antonio Cavalera e il consigliere comunale Salvatore Rocca ne hanno illustrato le ragioni.
“Il P.U.G. inteso come pianificazione, programmazione e uso razionale del suolo, deve porsi lo scopo di recuperare, valorizzare e tutelare i caratteri ambientali, architettonici e Storico-culturali del territorio di Taurisano”.  E’ perciò un piano importante, è la città come dovrà essere realizzata.
I comunisti partono dal fatto che l’elaborazione del Piano “presuppone un formale avvio del procedimento mediante l’approvazione dell’Atto di Indirizzo da parte della Giunta Comunale”. Essi ritengono che la nuova Giunta, non avendo approvato il richiesto Atto di Indirizzo, debba convocare una commissione apposita o una conferenza dei capigruppo per procedere all’importante adempimento politico. Dalla maggioranza – Assessore all’Urbanistica Damiano – si risponde che l’Atto era stato approvato dalla precedente Giunta e che pertanto non è opportuno che la questione venga ripresa.
Ma la delibera relativa all’atto in questione – si eccepisce da parte di Rifondazione comunista – si limitava a far sue pari pari le indicazioni della Regione (Deliberazione n. 1328 del 3 agosto 2007), senza entrare nello specifico comunale.
Nel lungo e articolato documento approntato sono esposte le ragioni di metodo e di merito. Quali i punti fondamentali?
Anzitutto la partecipazione reale all’elaborazione del Piano “dopo i surrogati di partecipazione cui – dicono i rappresentanti di Rifondazione – abbiamo assistito negli ultimi anni”, affinché “le decisioni inerenti il PUG non siano prese nel chiuso degli uffici o in modo tale da dare adito a dubbi e sospetti su una possibile intrusione degli affari privati nella politica, la quale deve invece tutelare gli interessi di tutti”. Ciò presuppone un linguaggio accessibile alla gente, la quale, molto spesso, nei tecnicismi dell’ufficio, sospetta imbrogli ed interessi particolari.
Sotto il profilo metodologico, il documento comunista suggerisce un censimento di tutto il patrimonio esistente allo scopo di determinare le varie necessità.
Nello specifico propone: ridefinizione dei confini territoriali tra i comuni di Taurisano e Ugento, per far ricadere in territorio di Taurisano vaste aree, attualmente di competenza ugentina, che sono di proprietà di cittadini taurisanesi e si trovano nelle immediate vicinanze del centro abitato di Taurisano (tra le contrade Fumusa e San Giovanni); definizione della percentuale dei suoli edificabili; introduzione del principio del riequilibrio ecologico per i suoli edificati; piano delle tipologie di costruzione e colori da usare nel centro storico; realizzazione e organizzazione di aree produttive ecologicamente attrezzate; recupero delle cave dismesse; ampliamento della Zona Pip in direzione Ruffano; costruzione di una strada ad anello che colleghi Taurisano coi comuni limitrofi; salvaguardia dei terreni agricoli e delle colture praticate; acquisto del Bosco Danieli e sua trasformazione in parco pubblico; realizzazione del nuovo cimitero; costruzione di una strada alberata che colleghi via 2 Giugno a via Canova; difesa del verde urbano e perurbano; procedimento a concorso per l’assegnazione ai progettisti degli incarichi.
Insomma un documento programmatico ed un programma, che evidentemente, per la vastità e complessità dei problemi e delle cose da fare, dovrebbe informare i comportamenti politici dell’opposizione in questa e probabilmente nelle prossime consigliature.