Attilio Scarlino e i Taurisanesi: confronto a viso aperto
L’Amministratore Unico del Salumificio Scarlino illustra le strategie
dell’azienda
dopo la crisi dell’anno scorso in seguito alla morte dell’operaio Mario
Orlando
In una affollatissima conferenza
nell’ambito dei “Venerdì del Dibattito” di “Presenza Taurisanese” Attilio
Scarlino, la sera del 27 giugno, nella Sala “Nowicki” di Casa Vanini a
Taurisano, ha ricostruito le vicende del Salumificio dopo la disgrazia della
morte il 30 agosto 2013 dell’operaio Mario Orlando.
Introdotto dal Direttore di
“Presenza” Luigi Montonato, l’Amministratore Unico dell’azienda ha ripercorso con
puntualità e precisione il travaglio suo personale e dell’azienda fino
all’approdo in terra polacca, dove ha trovato la soluzione della crisi di
produzione e di mercato. In seguito alla disgrazia la magistratura aveva
fermato la produzione e poi messo sotto sequestro la macchina impastatrice dove
era avvenuta la morte dell’operaio. Tutto questo, insieme agli arresti
domiciliari dello Scarlino di circa 70 giorni, aveva portato l’azienda
sull’orlo della chiusura.
Grazie allo spirito di
intraprendenza e di sacrificio lo Scarlino si è messo a girare mezza Europa per
trovare un partner che lo aiutasse a venir fuori dalla crisi. Lo ha trovato
finalmente agli inizi di gennaio in Polonia. Con questo partner, che è un grosso
imprenditore polacco, un allevatore di polli e produttore di insaccati, vicino
a Cracovia, Scarlino ha realizzato un businnes
plan di 5 milioni per produrre
Würstel di pollo. Un miracolo se si pensa che il nuovo sito produttivo del
Salumificio Scarlino in terra polacca è stato realizzato in meno di quattro
mesi.
Dunque non di delocalizzazione si
tratta ma di espansione dell’imprenditore di Taurisano, che ha ribadito che si
sente legato alla sua terra in nome anche dei sacrifici fatti dal padre Tommaso
per realizzare il Salumificio. “Una scelta obbligata, quella polacca – ha
precisato – ma indispensabile per garantire la continuità al sito produttivo
locale”, dove si continua a produrre Würstel di maiale. Grazie a questa scelta,
infatti, possono essere richiamati al lavoro la trentina di operai già messi in
cassa integrazione nei momenti più critici.
Non sono mancati momenti di
franco confronto con gli operai e i cittadini di Taurisano e soprattutto coi
sistemi italiani in fatto di giustizia e di burocrazia. Sia l’una che l’altra finiscono
spesso per danneggiare le aziende e il mondo imprenditoriale.
La presenza del Sindaco Lucio Di
Seclì ha consentito di chiarire anche il rapporto tra l’istituzione e l’azienda
nel momento della crisi seguita alla disgrazia della morte dell’operaio.
Un confronto franco e aperto, che
ha toccato momenti di commozione quando si è in qualche modo ricostruito l’incidente
in cui trovò la morte l’operaio Orlando. “Una persona – ha detto Scarlino, ricordando
anche la famiglia dello scomparso – buona e legata al lavoro”.
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