domenica 29 giugno 2014

Attilio Scarlino e i Taurisanesi: confronto a viso aperto

Attilio Scarlino e i Taurisanesi: confronto a viso aperto
L’Amministratore Unico del Salumificio Scarlino illustra le strategie dell’azienda
dopo la crisi dell’anno scorso in seguito alla morte dell’operaio Mario Orlando

In una affollatissima conferenza nell’ambito dei “Venerdì del Dibattito” di “Presenza Taurisanese” Attilio Scarlino, la sera del 27 giugno, nella Sala “Nowicki” di Casa Vanini a Taurisano, ha ricostruito le vicende del Salumificio dopo la disgrazia della morte il 30 agosto 2013 dell’operaio Mario Orlando.
Introdotto dal Direttore di “Presenza” Luigi Montonato, l’Amministratore Unico dell’azienda ha ripercorso con puntualità e precisione il travaglio suo personale e dell’azienda fino all’approdo in terra polacca, dove ha trovato la soluzione della crisi di produzione e di mercato. In seguito alla disgrazia la magistratura aveva fermato la produzione e poi messo sotto sequestro la macchina impastatrice dove era avvenuta la morte dell’operaio. Tutto questo, insieme agli arresti domiciliari dello Scarlino di circa 70 giorni, aveva portato l’azienda sull’orlo della chiusura.
Grazie allo spirito di intraprendenza e di sacrificio lo Scarlino si è messo a girare mezza Europa per trovare un partner che lo aiutasse a venir fuori dalla crisi. Lo ha trovato finalmente agli inizi di gennaio in Polonia. Con questo partner, che è un grosso imprenditore polacco, un allevatore di polli e produttore di insaccati, vicino a Cracovia, Scarlino ha realizzato un businnes plan  di 5 milioni per produrre Würstel di pollo. Un miracolo se si pensa che il nuovo sito produttivo del Salumificio Scarlino in terra polacca è stato realizzato in meno di quattro mesi.
Dunque non di delocalizzazione si tratta ma di espansione dell’imprenditore di Taurisano, che ha ribadito che si sente legato alla sua terra in nome anche dei sacrifici fatti dal padre Tommaso per realizzare il Salumificio. “Una scelta obbligata, quella polacca – ha precisato – ma indispensabile per garantire la continuità al sito produttivo locale”, dove si continua a produrre Würstel di maiale. Grazie a questa scelta, infatti, possono essere richiamati al lavoro la trentina di operai già messi in cassa integrazione nei momenti più critici.
Non sono mancati momenti di franco confronto con gli operai e i cittadini di Taurisano e soprattutto coi sistemi italiani in fatto di giustizia e di burocrazia. Sia l’una che l’altra finiscono spesso per danneggiare le aziende e il mondo imprenditoriale.
La presenza del Sindaco Lucio Di Seclì ha consentito di chiarire anche il rapporto tra l’istituzione e l’azienda nel momento della crisi seguita alla disgrazia della morte dell’operaio.      

Un confronto franco e aperto, che ha toccato momenti di commozione quando si è in qualche modo ricostruito l’incidente in cui trovò la morte l’operaio Orlando. “Una persona – ha detto Scarlino, ricordando anche la famiglia dello scomparso – buona e legata al lavoro”.

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