domenica 31 maggio 2020

Amministrazione comunale in crisi



Amministrazione comunale in crisi
Il gruppo Tim prende le distanze. Sussulti di dignità o calcoli politici?

Con una lettera al Sindaco Raffaele Stasi tre qualificati membri della maggioranza, Gianluca D’Agostino, Katia Seclì e Sonia Santoro, rispettivamente vice-sindaco, assessora alla cultura e capogruppo consigliare di Taurisano in Movimento, se ne sono usciti e i due assessori hanno rimesso le loro deleghe. Quali ragioni hanno spinto i tre, ad un anno dal rinnovo del Consiglio Comunale, a prendere le distanze? I tre non sono mai stati, nel corso di questi quattro anni, generosi di informazione pubblica, in nessun senso e in nessun luogo, e se ne sono stati sempre zitti zitti, obbedienti come scolaretti minacciati di espulsione dall’aula o di stare inginocchiati coi sassolini sotto le ginocchia dietro la lavagna. Mai che abbiano fatto trapelare qualche motivo di sofferenza, di dissenso, di ribellione. Legittimamente avrebbero potuto farlo fin dall’indomani dell’insediamento o forse anche da prima, nonostante gli inviti ricevuti dai media ad informare i cittadini.
Ora, improvvisamente, una cascata di accuse. Sentite, cittadini, sentite, quello che dicono nella loro lettera di dimissioni del 30 maggio!

Sono innumerevoli le motivazioni che ci hanno spinto ad assumere questa difficile ma inevitabile decisione, a lungo ponderata nel corso dell’ultimo anno. Un anno in cui è divenuto sempre più arduo riuscire a tenere una condotta efficace ed efficiente, nella partecipazione attiva alla gestione politico-amministrativa, e ciò a causa dell’atteggiamento autoritario, dispotico e dittatoriale del sig. Sindaco che via via ci ha completamente svuotati dei nostri ruoli e dei diritti e degli obblighi connessi al nostro status”. 

In diverse e numerosissime circostanze, il Sindaco dinanzi a delle nostre legittime richieste/proposte/reclami/osservazioni/sollecitazioni ci liquidava con il suo categorico ‘Il Sindaco sono io! Decido tutto io!!’, rendendo nullo e vano il concetto di gestione democratica della cosa pubblica”.
Noi tre abbiamo comunque ingerito bocconi amari e sperato di essere fautori di quel cambiamento così tanto sbandierato in campagna elettorale, per il bene della nostra amata città e per portare avanti, con responsabilità, il mandato elettorale conferitoci dai nostri elettori. Tuttavia ci siamo quotidianamente imbattuti in una lenta e inesorabile attività di delegittimazione, operata dal Sindaco, nei nostri confronti”.
A ciò si aggiunga la mancanza di fiducia, di cui ci ha resi destinatari: mancanza di fiducia nei nostri confronti, nei confronti del nostro operato e delle nostre potenzialità, nonché la sua mancata volontà di aprire un dialogo con noi e ascoltare i disagi più volte palesati, che poi erano anche i disagi dei cittadini, di fasce della cittadinanza, di cui ci facevamo portatori. Nell’ultimo anno abbiamo dovuto incassare, pesantemente e pazientemente, una vera e propria mancanza di rispetto e di considerazione, dapprima personale e poi politica”.
Come Movimento, nonché singolarmente, abbiamo più volte sollecitato [il Sindaco] a instaurare un rapporto diretto con la cittadinanza, a programmare riunioni con i cittadini, delegazioni di cittadini, associazioni, per ascoltare e recepire le loro istanze, sulle diverse e varie tematiche, senza tuttavia ottenere alcuna disponibilità da parte dello stesso”.
Per diverso tempo, con non poca sofferenza, siamo stati complici di una gestione amministrativa che non potevamo, e non possiamo, condividere. Sono, ahimè, caduti nel vuoto i nostri suggerimenti e le nostre proposte, e ciò ha reso, sempre più profondo, lo scollamento tra noi ed il resto della maggioranza, una maggioranza in cui non possiamo e non vogliamo più riconoscerci perché è venuta meno la comunione di intenti nonché la fiducia e la stima reciproca”.
Essere amministratori responsabili vuol dire avere il coraggio e l’umiltà di fare un passo indietro. Ed è quello che stiamo facendo noi ora. Lasciando questa maggioranza per costituirci gruppo autonomo e indipendente. Ed è da questi banchi che continueremo a portare avanti il nostro ruolo di consiglieri comunali, avendo questa volta come punto di riferimento solo il bene della nostra città e di tutta la comunità.”
Con questa difficile e sofferta scelta ci riprendiamo un po’ di quella dignità e serenità che da tempo avevamo perso nel dover sottostare all’egemonia incondizionata e indiscussa di un Sindaco che avocava a sé ogni potere e ogni decisione, provocando di fatto ‘un suicidio dei cuori e delle intelligenze’ di chi, come noi tre, ha creduto davvero e fino all’ultimo di poter essere degni rappresentanti della comunità taurisanese”.
Ora, tutte le ragioni esposte da questi feriti “nei cuori e nelle intelligenze”, le andiamo ripetendo da anni su “Presenza”. Per quattro anni i suriferiti tre signori se ne sono fottuti dei cittadini. Ora che sentono arrivare il redde rationem con la scadenza del rinnovo del Consiglio (nel 2021) si cospargono il capo di cenere e si dicono pentiti. – Non lo facciamo più. Da questo momento in poi faremo i bravi, democratici e avveduti ragazzi – .
Ma che bravi! Sperate pure che la mamma dei fessi …con quel che segue.

Nessun commento:

Posta un commento