martedì 27 novembre 2012

Cose di Taurisano


Da “Presenza Taurisanese” – Novembre-Dicembre 2012

Politica a Taurisano
E’ importante parlarne, nonostante tutto

Parlare di politica diventa a Taurisano, come in ogni altra parte d’Italia, sempre più difficile. Ormai è tempo di urlatori, impropriamente chiamati populisti, forse per esorcizzare i fantasmi di un più o meno passato prossimo. Ma a Taurisano la situazione è davvero paradossale.
Nel centrosinistra, uscito vincitore dalle Amministrative del 2011, che governa perciò il paese, si vive una situazione kafkiana. Già fin dall’esordio la Giunta si presentò divisa, neppure omogenea sulla posizione di centrosinistra, dato che l’Assessore Luana Calogero tenne a dire che lei si sentiva del centrodestra. Una volta sarebbe bastato a dire: signora, allora si accomodi fuori. Lo stesso Sindaco, non si capisce ancora da quale cilindro era uscito, dato che, per sua stessa ammissione, non aveva niente a che fare col Pd, che pure lo aveva candidato, non intese scegliere gli assessori d’accordo con gli altri della lista, arroccandosi nella legge che dice che la scelta degli assessori, appunto, spetta al sindaco. E, come se non bastasse, egli usò espressioni nei confronti di alcuni consiglieri delle precedenti giunte di centrosinistra non proprio amichevoli. Insomma la nuova Giunta si è proposta fin dall’inizio in discontinuità più che politica – ma pure politica! – di comportamenti riconducibili formalmente al galateo politico. Ora il gruppo si è ulteriormente disgregato con la fuoriuscita di Antonio Ciullo, mentre – si dice – altri avrebbero firmato una lettera per non si sa bene che cosa. Vero o non vero, una riserva di attendibilità in politica è d’obbligo. Sta di fatto che c’è una Giunta che amministra senza una precisa e concordata diritta via. Ma, come accade per tutti i sindaci, per un dato fisiologico, evidentemente, anche Di Seclì ha scelto il suo bastone d’appoggio, che è, ormai lo si è visto, la consulta giovanile, la Pro loco, la Protezione civile. Nessuna sorpresa, se si considera che lui viene da esperienze parrocchiali e di volontariato. Durerà? A Taurisano può pure accadere. In altre realtà, anche al Sindaco, il gruppo dirigente politico avrebbe già detto da un pezzo: signore, scenda, la corsa è finita. 
Quanto al centrodestra, la situazione è ancor più grave. Autoesclusosi dalle ultime elezioni amministrative, a tutt’oggi non è riuscito a riorganizzarsi in un modo qualsiasi. Alcuni rappresentanti del PdL, almeno quelli riconducibili alla componente di Forza Italia, sono rimasti scottati da quanto è accaduto nel 2011, quando, dopo aver lavorato per cinque anni per un progetto con un gruppo piuttosto affiatato di persone da proporre all’elettorato, si videro nelle ultime quarantott’ore  precedenti la scadenza della presentazione della lista imporre un progetto diverso. Ciò che provocò sconcerto, malumore e comportamenti autolesionistici, su cui probabilmente non si finirà mai di parlare. Sta di fatto, che, ragioni o torti a parte, oggi di riorganizzarsi con un PdL, che è in discussione di sopravvivenza perfino in campo nazionale, non ne vogliono sapere. Piuttosto – dicono – facciamo un’associazione politico-culturale, in modo da garantirci quell’autonomia di scelte che in passato non abbiamo avuto. Sì, ma quando si muovono per dare all’elettorato un punto di riferimento?
Decisamente più positiva è la condizione delle sinistre riunite: Rifondazione, Sel e Psi, che per l’assenza dalla competizione del centrodestra, hanno avuto nel 2011 un exploit elettorale notevole nella lista comune “Taurisano rinasce”, portando in Consiglio comunale cinque consiglieri. E’ un’occasione che difficilmente si ripeterà. Essi, però, non costituiscono un’azione politica organica e omogenea, salvo che per la questione di Piazza Castello, dove son riusciti a creare opinione. Per il resto interventi episodici, anche puntuali e importanti.
Al momento la geografia politica nel paese e nel consiglio comunale è confusa. Si dovrebbe tornare al confronto, che in genere aiuta a chiarire le posizioni e a suggerire comportamenti. (Gigi Montonato)


Pd – Primarie a Taurisano
Modesta l’affluenza: 324 votanti
134 Bersani – 61 Renzi – 127 Vendola – 2 Puppato – 0 Tabacci

E’ davvero difficile per i dirigenti locali di qualsiasi partito sollecitare, in questo momento storico, interesse e partecipazione alla vita politica attiva. Non solo alla base dei semplici simpatizzanti, ma anche agli stessi iscritti o, come si diceva una volta, ai “tesserati”.
I motivi per un disimpegno sono davvero tanti e, se in qualche momento ci piacerebbe dimenticarli, ci pensano le notizie dei telegiornali a ricordarcelo, vista la lunga serie di scandali che, in un modo o nell’altro, stanno interessando – con responsabilità diverse – praticamente quasi  tutti i partiti.
L’uso improprio ed illegittimo delle risorse derivanti dal finanziamento pubblico dei partiti che, val la pena di ricordarlo, un referendum popolare aveva qualche anno fa abrogato, insieme alla gestione, diciamo “personale e personalistica” del denaro assegnato ai vari gruppi consiliari a diversi livelli, sta portando l’opinione pubblica a generalizzare il proprio giudizio – negativo ogni giorno di più – sull’attuale classe politica, indipendentemente dal livello territoriale, nazionale, regionale o locale.
Nonostante questo clima, chi ha a cuore le sorti delle istituzioni, ormai ovunque agonizzanti, non può certo permettersi di abbandonarle a questa lenta sconfitta ed è per questo che l’appuntamento elettorale della prossima primavera può diventare (sempre se ci sarà messa a disposizione una nuova e più seria legge elettorale) una cartina al tornasole non solo delle aspettative della popolazione, ma costituirà anche un tentativo, forse l’ultimo, per ridare vigore alla democrazia (nel senso di governo del popolo) del nostro paese e tornare a riconoscere il primato della politica che, dopo 18 mesi di governo tecnico e dopo la sfiducia rimediata da tante personalità, non gode certo di buona salute. 
Molto prima dell’altro schieramento, il Centro Sinistra ha individuato nelle primarie una ulteriore forma di partecipazione del cittadino, protagonista così della scelta del leader che deve guidare la coalizione.
A Taurisano, il Partito Democratico insieme al Partito Socialista e SEL, con cui - in vista delle elezioni politiche - è stato sottoscritto l’accordo ITALIA BENE COMUNE, stanno cercando di riavviare un rapporto costruttivo con il proprio elettorato ed hanno aperto una sede, in corso Umberto I° al civico 160, per presentare il manifesto politico dei valori della coalizione e per consegnare – nei giorni di venerdì, sabato e domenica – il certificato elettorale a chi vorrà partecipare da protagonista alle primarie del prossimo 25 novembre.
Come previsto dal regolamento nazionale, viene chiesto un contributo alle spese organizzative di due euro. In virtù delle considerazioni di cui sopra, averlo raddoppiato rispetto a precedenti analoghe circostanze, è un’altra occasione sciupata. (Claudio Leuzzi)

Calcio, addio, a Taurisano
Scomparso, dopo ottant’anni, dalle cronache sportive
Più che la mancanza di soldi poté l’indifferenza

Per la prima volta, dopo ottant’anni, Taurisano non è presente nei campionati di calcio di nessuna categoria. Un evento che va ben oltre la crisi finanziaria che ha colpito aziende e singole persone. Dopo il ritiro di due anni fa del “Taurisano Calcio”, che pure aveva raggiunto negli ultimi anni in Campionato e in Coppa Italia traguardi importanti, quest’anno c’è stato il ritiro dal Campionato di Seconda categoria della squadra di Daniele Sabato e Piero Orlando.  Si registra purtroppo una caduta verticale di interesse e di sensibilità civica da parte in primis della pubblica amministrazione, che non ha saputo garantire un minimo di sostegno a chi da anni, con spirito di sacrificio, stava mantenendo accesa la fiamma dello sport a Taurisano. Piero Orlando aveva saputo prendere i ragazzi e portarli dalla terza alla seconda categoria e quest’anno avrebbe potuto anche ottenere il ripescaggio nella prima dopo il bel campionato dell’anno scorso. Un calcio, quello del duo Sabato-Orlando, assolutamente privo di qualsiasi aspetto venale, di pura passione agonistica. Più che per mancanza di soldi – si trattava di coprire le spese dello stadio comunale – si è trattato di mancanza  di volontà di sostenere la società e la squadra in un momento difficile.

Novità al salumificio Scarlino
Si separano i due fratelli: Attilio è amministratore unico,
Antonio è uscito dall’azienda e ha dato inizio ad una sua attività commerciale

Ora Attilio Scarlino, col suo 60 % di quote azionarie, dopo aver rilevato quelle del fratello Antonio, è l’Amministratore unico dell’azienda ereditata dal padre Tommaso, la “Scarlino Würstel”. Il restante 40 % è nelle mani in parti uguali delle sorelle. Antonio è uscito dall’azienda ed ha intrapreso una sua attività commerciale nel settore alimentare, per ora formaggi e salumi, in seguito ogni altro prodotto.
Disparità di vedute sulle strategie industriali alla base della separazione, ma anche necessità di ristrutturare e rilanciare l’azienda in presenza della crisi finanziaria e dei consumi che ha investito tutta l’Europa. La “Scarlino Würstel” resta solida in tutta la sua potenzialità produttiva e commerciale (ultimo fatturato 27 milioni di Euro).
Da parte sua Antonio, che in tutti questi anni ha curato la proiezione esterna dell’azienda, grazie anche alle cariche da lui ricoperte nelle istituzioni del settore e all’esperienza maturata – è tuttora vicepresidente di Confindustria di Lecce e presidente dei giovani imprenditori – ha ricominciato partendo dai locali della vecchia fabbrica del padre, da dove si era partiti circa quarant’anni fa.

Gravissimo atto d’intolleranza tra tifosi
Presa a sassate la sede dell’Inter Club dopo la partita Juventus-Inter

Un episodio inaudito di gravissima intolleranza si è verificato al termine della partita Juventus-Inter, giocata la sera di sabato, 3 novembre, e vinta dall’Inter per tre a uno. Alcuni giovanissimi tifosi juventini hanno scagliato delle pietre alla sede dell’Inter Club posta al primo piano all’angolo Corso Umberto I-Via Crispi. Una, attraverso la finestra, ha colpito il televisore appeso alla parete di fronte danneggiandolo. Un gesto che non trova giustificazione alcuna e che inserirlo tra gli sfottò e le ingiurie scambiati coi tifosi del Club Juventus, posto a meno di cinquanta metri da quello interista, significa volerlo inopportunamente minimizzarlo. Le pietre, lanciate verso la finestra, potevano colpire chiunque nell’affollata saletta dove si era appena conclusa la partita. Se non è accaduto niente di più grave è stata una vera fortuna. Bene hanno fatto comunque i dirigenti dei due club a circoscrivere il fattaccio, in considerazione anche dell’età dei ragazzi. Il gesto di distensione dovrebbe calmare gli animi e svelenire il tifo. Farebbero meglio comunque dirigenti e tifosi più anziani a vigilare di più sui tifosi più giovani e a non esasperare la rivalità con dichiarazioni a volte fin troppo disinvolte e irresponsabili.

Ancora cani ammazzati
Rolly e Lilli avvelenati. Sdegno e rabbia dei padroni

Nell’aprile scorso furono ammazzati tre cani che avevano eletto la Chiesa Madre, Corso Umberto e Piazza Castello per loro residenza. Furono trovati stecchiti per avvelenamento la mattina del 20 aprile dagli operatori ecologici. Il 17 settembre scorso due cagnolini, Rolly e Lilli, di proprietà della famiglia De Marco, alla periferia di Taurisano, sono stati trovati agonizzanti per avvelenamento. Addolorati e sdegnati per tanta malvagità i proprietari, che non sanno spiegarsi la ragione del crudele gesto.
Non si può tuttavia non rimarcare il problema dei cani randagi nel duplice risvolto dopo gli episodi di avvelenamento. Per un verso di cani in giro se ne vedono di meno, per un altro non si può non condannare le maniere spicce e incivili di chi, infastidito dalla loro presenza, si fa giustizia da sé avvelenandoli.

martedì 25 settembre 2012

La Carangelo Costruzioni su Presenza Taurisanese



La CARANGELO COSTRUZIONI SU

Presenza Taurisanese, Luglio-Agosto 2012

Legge “salva-cave”, riciclaggio grande assente

Danilo Lupo in conversazione con Rocco Carangelo e Franco Bartucci di Legambiente
LECCE – TR NEWS, 14 giugno 2012. Vieni a scavare in Puglia, tanto è quasi gratis. Potrebbe essere riassunta così la legge che è in discussione a Bari, nel silenzio generale e da cui dipende il volto della campagna salentina e anche la salute di tutti noi. È la legge sulle attività estrattive, le cave che giorno dopo giorno si mangiano una porzione sempre più importante di territorio. È prevista per lunedì la prossima tappa nella discussione di una legge che, nonostante qualche passo in avanti, rischia di rappresentare una grande occasione sprecata. Perché nel braccio di ferro tra ambientalisti e industrialisti hanno – di fatto – vinto questi ultimi e soprattutto perché nulla viene previsto sulla vera grande risorsa, il riciclo. Qualche numero, partendo dalla provincia di Lecce: qui sono 104 le cave autorizzate, con l’estensione media più alta di tutta la Puglia, come rileva lo stesso report regionale. Ma a cosa servono questi 104 buchi che si mangiano le colline e divorano il sottosuolo? 70 di esse producono inerti, cioè materiale che viene frantumato per fabbricare cemento e calcestruzzo. Ovvero lo stesso materiale che oggi buttiamo in abbondanza. Quando va bene, legalmente in discarica. Quando va male, abusivamente in campagna.
“Vedo ancora tante imprese e tanti cittadini che scaricano abusivamente gli scarti delle demolizioni ovunque, contro ogni legge e contro l’ambiente e la salute” a dirlo è Rocco Carangelo, titolare di un’impresa tra Taurisano e Acquarica: terra di cave per eccellenza, dove le vecchie cave svuotate e abbandonate nella seconda metà del secolo scorso, ad est della provinciale hanno creato un paesaggio lunare. E dove è attiva e in esercizio un’enorme cava ancora ad ovest della stessa strada. Enormi buchi che consumano il suolo, risorsa limitata che ci stiamo giocando giorno dopo giorno. Eppure una soluzione diversa e virtuosa, un altro modo di reperire la stessa risorsa ci sarebbe ed ha a che fare proprio con l’attività di Carangelo, un’impresa di riciclaggio inerti.
“Noi recuperiamo gli scarti di demolizione, ma anche gli scavi dalle fondazioni di nuovi edifici – spiega – facciamo la selezione, eliminiamo le eventuali impurità presenti e approntiamo nuovi materiali che possono essere utilizzati nelle nuove costruzioni”. Qualche altro numero: nel 2010 in Italia sono stati estratti 130 milioni di metri cubi di materiale per produrre calcestruzzo e cemento. E nello stesso 2010 sono stati prodotti 55 milioni di metri cubi di scarti dall’edilizia. Una ricchezza enorme che buttiamo in discarica (quando va bene) o abbandoniamo nelle campagne (quando va male). E che potrebbe essere invece investita per limitare la voracità delle cave. Senza contare che poi quegli enormi buchi, alla fine della loro vita, vanno chiusi: “In Puglia – calcola Legambiente – le cave dismesse sono 550, una volta e mezza le cave attive. E troppo spesso in quei buchi si annidano le discariche abusive o le attività dell’ecomafia. Anche a questo possono servire gli scarti dell’edilizia”. “Il ripristino, l’ambientalizzazione e la messa in sicurezza delle vecchie cave è molto importante – aggiunge Carangelo – il materiale prodotto dagli scarti dell’edilizia può servire perfettamente anche a questo, a creare passeggiate e spazi verdi al posto di questi squarci”.
Belle, bellissime parole. Ma nella pratica? Qui arriviamo al disegno di legge sulle attività estrattive, che verrà approvato lunedì prossimo nelle Commissioni regionali industria ed ecologia. Una norma che – va detto – prevede un passo avanti: fino al 2010 scavare in Puglia era a costo zero, nel 2011 è stato approvato un primo regolamento che prevede un costo di estrazione al metro cubo, seppur minimo. Una sorta di “tassa di estrazione” confermata anche nel disegno di legge in discussione. È una  vittoria delle associazioni ambientaliste, Legambiente in primis, che hanno stoppato l’intenzione della Regione di far pagare i cavatori ad ettaro coltivato e non a metro cubo cavato. Ma una vittoria dimezzata, come spiega Francesco Bartucci, geologo di Legambiente Puglia: “Perché si paga ancora troppo poco – dice – e manca soprattutto un anello, quello del recupero degli scarti dell’edilizia”. Su questo fronte, infatti, la nuova norma non dice niente: “Né la Regione – aggiunge il geologo – ha accolto la proposta di autorizzare nuove cave solo dove non sono presenti impianti di recupero inerti”. Vale a dire che tra Taurisano ed Acquarica, ad esempio, non si potrebbero aprire nuovi crateri (oltre ai tanti già scavati), ma si dovrebbe far funzionare il ciclo virtuoso del riciclaggio. “Con le tariffe che verrebbero approvate dalla nuova legge, conviene più scavare pietra vergine che riciclare gli inerti – riassume Bartucci – eppure non ha senso cavare nuovo materiale per frantumarlo quando sono già disponibili gli scarti, per lo stesso uso”. E il paradosso finale, in tutto questo, è che una legge nazionale esiste da quasi dieci anni e obbligherebbe tutti gli enti locali a usare almeno il 30 % di materiale riciclato nelle nuove costruzioni.
“E’ materiale perfetto per i sottofondi stradali – esemplifica ancora Carangelo – ma anche per la tombatura di discariche, per la colmatura di vecchie cave e (con i dovuti trattamenti) per tutte le opere di edilizia: il materiale ci sarebbe, serve maggiore attenzione”. Di attenzione da parte degli enti locali, evidentemente, non ce n’è tanta. Sulla carta (il decreto 203 del 2003) il materiale riciclato da impiegare nelle opere pubbliche dovrebbe essere il 30 %. Nella pratica, la percentuale è prossima allo zero. E anche nella nuova legge rimane lettera morta quel decreto del 2003, firmato dal Ministro dell’ambiente, da quello dell’industria ma anche – attenzione – dal Ministro alla sanità: perché limitare le cave al necessario e impedire che le discariche abusive inquinino le campagne è un affare che riguarda la salute di tutti. Ma che, evidentemente, cozza contro un altro affare, quello della potente lobby del cemento e delle cave. Quest’ultima lamenta un calo degli utili. Innegabile: siamo lontani dai livelli stellari del 2008, quando le cave di Puglia fatturavano 234 milioni di euro. E però, nell’ultimo censimento, il comparto continua a valere 143 milioni. Qualche sforzo in più a favore dell’ambiente e della salute, la Regione – tutto sommato – potrebbe chiederlo.
Danilo Lupo
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Presenza Taurisanese, Settembre-Ottobre 2012

Sul riciclo dei materiali di scarto edilizio
“Recuperati e utilizzati secondo norma offrono anche prestazioni migliori”

La prima domanda che viene sul riciclo dei materiali rivenienti da demolizioni per la produzione di inerti in calcestruzzo, in sostituzione o in aggiunta al materiale tradizionale, il cosiddetto sabbione, è se poi i fabbricati realizzati sono allo stesso modo resistenti. Le tragiche conseguenze, cui abbiamo assistito in questi anni col crollo di intere strutture in seguito a terremoti, ci impongono scienza e coscienza, nella variabile che la prudenza non è mai troppa. La Ditta di Quintino Rocco Carangelo, che lavora nel settore, a cui avevamo espresso le nostre perplessità, ci ha fatto avere una relazione tecnica, che volentieri pubblichiamo nelle parti più rispondenti anche al carattere del nostro periodico, cercando di rispondere a taluni interrogativi.
Anzitutto il riutilizzo di questi materiali è di portata europea ed obbedisce a due criteri di fondo: pulizia dell’ambiente ed economicità delle opere. 

«La possibilità di utilizzare i rifiuti inerti derivanti da costruzioni e demolizioni è stata presa in considerazione dalla Commissione Edilizia dell’UNI, nell’ambito della quale è stato istituito nel 1996 il Gruppo di Lavoro GL7 “Rifiuti da Costruzione e demolizione”, ai fini della elaborazione di un progetto di pre-norma in edilizia per la definizione di “Linee guida finalizzate alla riduzione dei rifiuti di costruzione e demolizione nella progettazione di interventi edilizi”.
Tali raccomandazioni hanno duplice finalità: favorire l’introduzione o il reimpiego di materie prime secondarie in edifici di nuova costruzione e minimizzare la produzione di rifiuti non più riutilizzabili. A livello della Comunità Europea, grazie alla bozza prodotta dal comitato tecnico CEN/TC 154, è stato messo a punto nel 1996 un progetto di norma prEN 12620 dal titolo “Aggregates for concrete including those for use in roads and pavements” che specifica i requisiti a cui devono rispondere gli aggregati di origine naturale o artificiale o gli aggregati riciclati per poter essere usati nel confezionamento di calcestruzzi strutturali.
Più recentemente, il c.d. Testo Unico – Norme Tecniche per le Costruzioni (DM 14/09/2055), considera anche gli aggregati riciclati per confezionare conglomerati cementizi anche con resistenze strutturali, a condizione che le miscele vengano documentate e qualificate attraverso idonee prove di laboratorio. La norma definisce orientativamente le percentuali di aggregato riciclato da utilizzare in funzione della resistenza finale del calcestruzzo ottenuto, e prescrive il controllo dei processi di riciclo».

Questi materiali di recupero possono essere riutilizzati per qualsiasi inerte alla stregua dei materiali tradizionali?

«Quando si parla di materiali provenienti da recupero, generalmente si è portati a pensare ad aggregati con caratteristiche inferiori a quelle offerte dai materiali il cui uso sia ormai consueto e codificato. Spesso si tratta di materiali “fuori prescrizioni di norma” per i quali il recupero avviene mediante correzioni o stabilizzazioni, affinché si possano comunque raggiungere caratteristiche prestazionali che ne consentono l’utilizzo. I materiali di scarto edilizio, il cui recupero venga fatto in maniera adeguata, presentano caratteristiche prestazionali per molti aspetti di gran lunga superiori a quelle dei migliori misti naturali con una molteplicità di utilizzi nell’ambito delle costruzioni in terra in genere, delle costruzioni stradali, ferroviarie ed aeroportuali, delle costruzioni civili (magroni e calcestruzzi armati e non ), della prefabbricazione (elementi strutturali e di arredo stradale od ambientale) contemplando tutti i gradi di passaggio dagli aggregati non legati, ai misti legati, ai calcestruzzi ed ai conglomerati bituminosi. Occorre però verificare i requisiti, sotto i diversi aspetti della funzionalità, della durabilità, e della pratica fattibilità».

Quali sono i requisiti?

«Poiché notevoli sono i rischi di una cattiva esecuzione delle diverse fasi di riqualificazione del materiale si deve far ricorso ad un lavoro per così dire “certosino” eliminando tutte le sostanze estranee od inquinanti, come i metalli, la plastica, la carta, il legno e tutti gli altri elementi non idonei.
Condizioni prioritarie per esprimere valutazioni attendibili sul comportamento in esercizio sono inoltre l’omogeneità statistica e la costanza della composizione e della curva granulometrica. […]. Occorre inoltre conoscere approfonditamente e controllare frequentemente le caratteristiche dell’inerte prodotto, al fine di garantire un buon risultato nei diversi possibili campi di impiego. Per gli impieghi più nobili, si potrà far seguire alle fasi normali di frantumazione e trattamento, ulteriori fasi di più spinta selezione o di integrazione con altro materiale inerte o legante».

Chi garantisce la correttezza delle varie fasi di recupero, di lavorazione e di reimpiego di questi materiali?

«Il Dipartimento di Idraulica, Trasporti e Strade dell’Università di Roma “La Sapienza” ha eseguito nell’ultimo decennio, sotto l’impulso e la guida del Prof. Ing. Mariano Cupo-Pagano, una lunga serie di studi per la caratterizzazione del materiale ottenuto dagli impianti di trattamento e per la definizione della possibilità e dei limiti d’impiego e degli eventuali interventi correttivi e migliorativi per estenderne l’ambito di utilizzo, garantendo al contempo ottimali risultati. […]. L’Impresa Carangelo Quintino Rocco Costruzioni srlu, in collaborazione con il Consorzio CETMA di Brindisi, nello specifico con la divisione di Ingegneria dei Materiali e delle Strutture, che ha il compito di coordinare e svolgere attività di ricerca applicata e di ingegneria avanzata nel settore dei materiali avanzati, favorendo lo sviluppo dei prodotti e dei processi innovativi, e del coinvolgimento di professionisti di spicco quali  l’Ing. Orazio Manni, l’Ing. Paolo Corvaglia, e con la collaborazione dell’Università del Salento – Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione, con la collaborazione del Prof. Lorenzo Vasanelli, della Prof.ssa Maria Antonietta Aiello e della Prof.ssa Dr. Ing. Maria Enrica Frigione, ha posto le basi per l’avvio di un’attività di ricerca per mettere a punto materiali ad elevata eco-sostenibilità, grazie all’utilizzo di aggregati da riciclo, con aggiunte di materiali eco-sostenibili. Altra attività di ricerca implementata con gli stessi ricercatori, riguarda la lavorazione del materiale ottenuto dalla fresatura dei tratti stradali danneggiati in un apposito impianto per la miscelazione di conglomerati a freddo. Con l’utilizzo di tale macchina si potranno ottenere misti cementati, calcestruzzi, si potranno effettuare bonifiche di inerti e rigenerazioni di asfalti fresati, fermo restando il completamento delle strade con uno strato di tappetino di 2-3 cm.».

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domenica 29 aprile 2012

Rigenerazione di Piazza Castello, Parco Urbano, Anfiteatro
Dalla relazione tecnica dell’Arch. Sonia Strambaci

«[…] L’Amministrazione Comunale di Taurisano, conformemente a quanto convenuto in sede Regionale, ha ritenuto opportuno predisporre il progetto sulla “Riqualificazione e Rigenerazione del Sistema Urbano dell’Area di Piazza Castello, del Parco Urbano e dell’Anfiteatro quali Luoghi della Cultura e degli Eventi” (Legge Regionale 21/2008).
L’obiettivo principale della proposta di rigenerazione di Taurisano è la creazione di un polo urbano pedonalizzato dotato di forte attrattività e destinato agli incontri, agli eventi ed alla socializzazione incardinato su Piazza Fontana, sede del Santuario della Madonna della Strada, Corso Umberto I, Piazza Castello, le adiacenti strade del Centro storico, la Piazzetta e via C. Battisti, l'Anfiteatro con annessa Piazzetta Villa, la Villa comunale, le vie Alcide De Gasperi e Filippo Lopez y Royo ed i Giardini pubblici della Circolare Giotto.
In questa fase di avvio, in relazione alle risorse disponibili, il progetto esecutivo  prevede di dare prioritariamente corso alle attività di rigenerazione, pedonalizzazione ed integrazione di Piazza Castello, Piazzetta di via C. Battisti, Piazzetta di via Risorgimento (largo ex mercato coperto attigua alla villa comunale) e Via Risorgimento.

Piazza Castello, luogo della memoria storica e tangibile della storia di Taurisano, rappresenta, ancora oggi, il centro nevralgico di tutta la vita sociale, culturale e politica del paese.
La piazza, pur essendo luogo di attrazione per il turista, ovvero luogo di relazione per il cittadino locale, attualmente non ha i presupposti per accogliere il visitatore ed introdurlo verso gli altri luoghi di relazione come la piazzetta di Via C. Battisti, l’Anfiteatro, la Piazza di via Risorgimento (largo ex mercato coperto), la Villa comunale.
Il progetto di pedonalizzazione e rigenerazione su Piazza Castello, Piazzetta C. Battisti e Piazzetta Risorgimento, quale piazza di accoglienza degli eventi, di riqualificazione dei luoghi, intende porsi i seguenti obiettivi prioritari di carattere strategico, sociale ed ambientale:
- individuazione e riqualificazione di luoghi all’aperto che consentano l’organizzazione di appositi eventi in grado di attrarre il turismo costiero con il conseguente decongestionamento e la riduzione della pressione antropica sulla costa;
- implementazione di iniziative per favorire l’aggregazione giovanile già delineate con il programma dei “Bollenti Spiriti”;
- valorizzazione e potenziamento del sistema dei servizi alla persona ed ai cittadini, espressione non solo di bisogni, ma anche di potenzialità, soprattutto nelle sue espressioni organizzate e del tempo libero;
- miglioramento della qualità della vita, mediante occasioni di socializzazione;
- favorire le relazioni interpersonali sopperendo alla carenza di spazi ricreativi e di opportunità aggregative;
- rimozione delle barriere architettoniche;
- assicurare una adeguata mobilità pedonale;
- potenziamento dei luoghi di sosta del tempo libero e delle sedute protette dal traffico veicolare;
- forte implementazione l’estensione superficiale delle aree permeabilizzate attraverso l’impiego di pavimentazioni drenanti e di spazi verdi;
- prevedere la piantumazione del verde e l’ombreggiatura, con alberi di seconda e terza grandezza, delle aree pedonali;
- favorire l’impiego notturno dei luoghi con appropriati impianti di illuminazione;
- impiegare materiali che consentano di conseguire buoni risultati in termini di albedo e confort estetico e visivo;
- fornire i luoghi di arredo urbano di qualità;
- realizzazione di nuove pavimentazioni  stradali carrabile realizzate con materiali drenanti e nuove sedute realizzate in pietra locale.
Sulla base di tali obiettivi e finalità sono stati definiti gli interventi di progetto che interessano, in una visione unitaria, Piazza Castello, Piazzetta di via C. Battisti, Piazzetta di via Risorgimento e Via Risorgimento, in particolare:
- Sistemazione di Piazza Castello mediante pavimentazione in basoli di pietra di Soleto con lavorazione superficiale manuale a martellina e scalpello ed una ulteriore stondatura del bordo superiore, come tra l’altro approvato dalla competente Sovrintendenza. Rimozione, ripristino ed integrazione delle zanelle esistenti. Contenimento della viabilità con l’istallazione di dissuasori in stile con catena, al fine di consentire l’accoglienza degli eventi e l’accentuazione della pedonalizzazione dell’area. Svellimento degli alberi posti lungo i lati della piazza centrale che, oltre a presentare evidenti segni di affezioni arboree, creano disturbo visivo ed ambientale. Ripristino dei marciapiedi e dei cordoli in pietra dura locale. Inserimento di panchine e quadri stagni in multipresa alloggiati in torrette a scomparsa per eventuali utenze temporanee.
- Pavimentazione della Piazzetta di Via C. Battisti con materiali dello stesso tipo di quello usato per Piazza Castello, portando a raso lo spazio centrale ed eliminando, così, le barriere architettoniche. Valorizzazione delle alberature di pregio esistenti ed inserimento di panche in pietra locale ed il rifacimento dell’illuminazione pubblica in modo da garantire l’illuminazione diffusa dell’invaso e allo stesso tempo creare le migliori condizioni di fruibilità.
- Pavimentazione di tipo drenante in masselli in cls autobloccanti nell’area della Piazzetta di via Risorgimento. Potenziamento e valorizzazione del verde esistente ed integrazione dell’illuminazione notturna. Messa in sicurezza dei luoghi, con l’istallazione di una ringhiera in corrispondenza di via Risorgimento e dissuasori con catena. Inserimento di elementi di arredo e di quadri stagni in multipresa alloggiati in torrette a scomparsa per eventuali utenze temporanee.
- Rifacimento della pavimentazione lungo Via Risorgimento. Sistemazione ed integrazione eventuale delle zanelle esistenti. Adeguamento della illuminazione pubblica.

[…] La realizzazione dell’intervento, nella sua interezza, consentirà all’area di acquisire una diversa qualità ed una diversa attrattiva divenendo luogo di incontro, di svago e di richiamo delle famiglie con bambini contribuendo, così, ad accrescere il livello di servizi ai cittadini ed al turismo del territorio.
Al fine di dare certezza allo sviluppo della fase esecutiva dei lavori attraverso soluzioni che consentano di tutelare e valorizzare, nel miglior modo possibile, le eventuali preesistenze archeologiche, è stata prevista la sorveglianza archeologica in corso d’opera, pur essendo l’area di intervento tipizzata come “centro storico” e non soggetta ad alcun vincolo archeologico».

Arch. Sonia Strambaci

Il Progetto di rigenerazione urbana, cui il Comune di Taurisano è inserito, comprende i Comuni di Acquarica del Capo, Presicce e Ugento. Coordinatore generale è l’Ing. Roberto Calà di Lecce. Progettista e Direttore tecnico per i lavori di Taurisano è l’Arch. Sonia Strambaci. L’Impresa è la Scai Appalti Srl di Salve. L’importo, relativo a Taurisano, è di Euro 415.513,43.  


sabato 28 aprile 2012

Presenza Aprile 2012

Conversazione con Luca Rosafio, Assessore alle Attività Produttive
“Il momento è difficile, ma ci stiamo muovendo,  con tempestività
in collaborazione con dirigenza e associazioni di categoria”

Luca Rosafio rappresenta un po’ la continuità con la precedente Amministrazione. E’ Assessore alle Attività Produttive, un settore chiave per l’economia del paese. Ad un anno dall’insediamento della Giunta Di Seclì gli chiediamo:

Quali sono gli elementi di continuità e quali di discontinuità rispetto alla Giunta Guidano.

Gli elementi di continuità sono dettati sicuramente dal programma di mandato, la forte presenza in Giunta ed Consiglio Comunale di rappresentanti del Partito Democratico fanno sì che gli obiettivi principali, per i quali nel passato decennio erano state gettate le basi, rimangano sostanzialmente la linea guida dell’attuale Amministrazione. Gli elementi di discontinuità sono rappresentati sostanzialmente dagli interpreti, partendo dalla figura del Sindaco per arrivare ai consiglieri, che sono in buona parte alla prima esperienza amministrativa.

Quanto pesa il non buon rapporto tra il Sindaco e il Pd sull’attività progettuale dell’Amministrazione?

Non credo si possa parlare di cattivo rapporto tra PD ed il Sindaco Di Seclì. In un momento particolarmente difficoltoso per la gestione della cosa pubblica, il confronto serrato tra l’unico partito politico adeguatamente strutturato presente in maggioranza e la figura del Sindaco è secondo me imprescindibile per l’ottenimento di buoni risultati. La cittadinanza si aspetta molto da noi e bisogna essere molto attenti per evitare errori, sia di programmazione che di attuazione. Se poi il confronto, magari a volte anche aspro, deve essere considerato come qualcosa di negativo per l’attività amministrativa, basterebbe una persona sola al comando! Personalmente non conosco esperienze positive scaturite da situazioni di questo tipo …  

Pensi che durerà o prima o poi ci sarà un qualche aggiustamento?

Per quella che è la mia conoscenza della politica e delle vicende legate alla storia amministrativa del nostro paese niente può essere escluso a priori. Sicuramente l’attuale Amministrazione Comunale è frutto di una situazione quanto meno anomala e secondo me irripetibile verificatasi nella fase di composizione delle liste, non va poi trascurato il fatto che il quadro politico è in rapida evoluzione.

Nel 2011 il Comune di Taurisano ha interrotto l’importante manifestazione dell’Expo, che durava ormai da diversi anni e che ci aveva visti tra i primi del Basso Salento a dar vita a questa iniziativa. Per quale ragione?

Le ragioni sono più di una, in primis le difficoltà economiche che da qualche anno costringono le Amministrazioni Comunali ad una riduzione drastica e progressiva della spesa, l’aumento consistente dei costi per il noleggio delle strutture necessarie all’evento, la crisi economica che ha ridotto di molto il numero di aziende disposte ad investire in promozione dei prodotti … Dopo una fase di crescita molto promettente, nella quale su Expo Primavera sono stati fatti investimenti importanti in termini di risorse economiche e umane da parte dell’Amministrazione, nell’ultima edizione tenutasi, Expo era stata programmata, a causa delle difficoltà economiche del Comune, in modo da contenere i costi puntando all’autosostenibilità dell’evento. Non ero favorevole a questo tipo di discorso, perché, conoscendo bene le problematiche connesse all’organizzazione della fiera, ritenevo che Expo non avesse ancora maturato le caratteristiche per centrare questo obiettivo, inoltre la crisi in diversi settori produttivi era già evidente e le premesse erano tutt’altro che rosee. C’era il timore di sciupare quanto di buono e con grande fatica si era fino a quel punto costruito, ed insieme all’allora Assessore Riccio abbiamo profuso tutti gli sforzi possibili per superare quello che credevamo potesse essere l’anno più difficile, realizzando Expo anche se in tono minore e rinunciando ai nostri obiettivi di qualità e specializzazione in alcuni settori pur di non perdere la continuità dell’evento. Oggi assistiamo alle serie difficoltà che eventi ben più strutturati e consolidati della nostra Expo stanno vivendo in seguito alla crisi. Basti pensare che è in difficoltà il SAIE di Bologna, è in serie difficoltà la Fiera del Levante, Galatina rischia lo scioglimento dell’Ente Fiera … Sicuramente è obiettivo dell’attuale Amministrazione riprendere il percorso interrotto, non a caso nel progetto di Riqualificazione delle Rete Commerciale, abbiamo inserito la creazione dell’Info Point che sarà gestito dall’A.C.A.S.T. nell’area mercatale. Con la collaborazione con questa Associazione, con la Pro Loco e con tutti coloro che vorranno dare i loro contributo, si tenterà di far rinascere, magari in forma diversa, la nostra Expo Primavera.  

Un anno di amministrazione non è molto ma qualche cosa si può fare. Che cosa è stato fatto nel corso di quest’anno?

Per quanto riguarda il mio settore, come anticipato nel Convegno tenutosi nella Sala Consiliare il 26 gennaio scorso sono già state avviate tutte le iniziative programmate nel progetto di Riqualificazione della Rete Commerciale Taurisanese avviato con la precedente Amministrazione, e a cui accennavo poc’anzi. I due bandi di finanziamento diretto per le attività commerciali si sono conclusi con la pubblicazione della graduatoria ufficiale, scaricabile dal nostro sito istituzionale. Abbiamo già inoltrato richiesta alla Regione per avere il via libera all’assegnazione di tutte le risorse destinate ai due bandi, e quasi tutte le domande già dichiarate ammissibili saranno soddisfatte, naturalmente fino ad esaurimento delle risorse disponibili. In sostanza di tutte le domande pervenute (28) con ottime probabilità ne saranno finanziate 22.

Ma sul piano promozionale per la crescita del settore, come intende muoversi l’Amministrazione?

Parte il concorso a premi “Compra e Vinci” organizzato in collaborazione con A.C.A.S.T. e finalizzato all’incentivazione degli acquisti negli esercizi commerciali taurisanesi. In tutto sono previste tre le lotterie che si svolgeranno da aprile ad agosto, la prima tornata si concluderà il 3 maggio, a seguire le altre due edizioni che si concluderanno con la festa del Santo Patrono il 3 agosto. I biglietti saranno distribuiti gratuitamente ai clienti dei negozi aderenti in base alla spesa, i premi consisteranno in buoni spesa di diverso taglio, che saranno aggiudicati con l’abbinamento dei biglietti vincenti alle estrazione del lotto nazionale. Partiamo con questa iniziativa semplice ma spero efficace, con l’auspicio che nelle prossime due edizioni anche altri esercizi commerciali, oltre ai 19 già aderenti, possano usufruire di questa ulteriore opportunità. L’iniziativa sarà adeguatamente pubblicizzata con locandine e manifesti grandi 6m x 3m agli ingressi della città. Nei prossimi giorni sarà consegnato dalla Società CLIOCOM il lavoro relativo al sito internet dedicato al commercio, che sarà molto probabilmente chiamato “TAURISANO IN VETRINA”. Questo portale costituirà un vero e proprio CENTRO COMMERCIALE On Line con spazi completamente gratuiti a disposizione di tutte le attività commerciali di Taurisano che aderiranno. Quanto prima sarà organizzata la serata di presentazione ufficiale alla cittadinanza e partirà la relativa campagna pubblicitaria. I lavori relativi al recupero funzionale dei BOX esterni al mercato coperto (destinati ad Info Point per commercianti e artigiani) nonché i lavori relativi alla risistemazione dell’Area Mercatale sono in fase di aggiudicazione, e dovranno essere conclusi e consegnati subito dopo l’estate in concomitanza con la prevista approvazione del Nuovo Piano Commerciale.

Fino a che punto pensi che queste iniziative, alcune delle quali peraltro di normale amministrazione, penso al recupero dei Box, possano sortire effetti importanti?

Come Amministrazione siamo consapevoli che in un momento così duro per le famiglie e per tutti i Settori Produttivi, tutte le iniziative intraprese non possono che essere considerate un palliativo per i nostri commercianti, ma è anche tanta la soddisfazione per poter essere, in questo periodo particolare, una delle poche Amministrazioni Comunali della Puglia che, avendo presentato per tempo i progetti ed essendo stata ammessa ai finanziamento, può oggi contare almeno su queste poche ma utili risorse. La collaborazione ed il coinvolgimento delle associazioni di categoria hanno rappresentato la base di tutto il lavoro sin qui svolto, i cui frutti, finalmente, si concretizzano in maniera tangibile. Fortunatamente, dalla crisi in atto, un clima nuovo e costruttivo sta nascendo e fa ben sperare per il futuro. Fare rete e collaborare alla realizzazione di un progetto comune oggi è indispensabile se vogliamo colmare il gap qualitativo che da tanti anni ci portiamo dietro rispetto a diversi comuni a noi vicini. Doveroso il mio ringraziamento a tutti i commercianti che ci stanno accompagnando in questo percorso, come è doveroso il ringraziamento alla Confesercenti di Lecce, all’A.C.A.S.T. e naturalmente al Dirigente del Settore Attività Produttive dott. Vittorio Preite per la costanza e l’impegno dimostrati.

A cura di Gigi Montonato

Devo fare in fretta perché adesso tocca a me
Il “Movimento Giovani Taurisanesi” e la “Consulta Giovanile Taurisano”, con il patrocinio del Comune di Taurisano ed in collaborazione con l’associazione “Libera”, organizzano l’iniziativa di sensibilizzazione al rispetto della legalità: “DEVO FARE IN FRETTA PERCHE’ ADESSO TOCCA A ME”. Sabato, 31 marzo 2012, ore 10,00 – Sala Consiliare in via De Gasperi a Taurisano. Interventi: Dott. Salvatore Federico (Dirigente Commissariato di Pubblica Sicurezza di Taurisano);  Cap. Aniello Mattera (Comandante Compagnia Carabinieri di Casarano); Oreste Caroppo (Laureando in Ingegneria dei materiali, facente parte del Coordinamento Civico di Maglie per la tutela del territorio e della salute del cittadino); Prof. Giancarlo Colella (Giornalista de "La Gazzetta del Mezzogiorno"); Avv. Francesco Capozza (Responsabile presidio associazione "Libera" di Casarano).
Vita scolastica
Pierluigi De Paola traduce Seneca al XII Certamen Lucretianum e si classifica IV

Traducendo una versione di Seneca sull’Epicureismo dal titolo: ”Gli ipocriti si servono di Epicuro per coprire i loro eccessi con il velo della Filosofia”, tratto dal “De Vita Beata”, Pierluigi De Paola figlio dell’Avv. Salvatore e dell’Ins. Elisabetta Baglivo, ha conseguito nel XII Certamen Lucretianum, per la seconda volta divenuto internazionale, la menzione di merito classificandosi al IV posto (ex equo) e primo nella sua categoria degli studenti di I Liceo Classico.
Il Certamen si è svolto presso il Liceo Scientifico “Tito Lucrezio Carodi Napoli in data 20 aprile 2012 ed ha visto la partecipazione di centinaia di studenti di III Liceo Classico e  V Liceo Scientifico provenienti da ogni parte d’Italia e d’Europa.
Pierluigi De Paola, pur frequentando ancora il I Liceo Classico, a Casarano, ha brillantemente tradotto e commentato il brano di Seneca, argomento di III Liceo Classico, meritandosi la menzione di merito e la segnalazione al Ministero della Pubblica Istruzione per l’inclusione nell’Albo Nazionale delle Eccellenze istituito con D.L. 29/12/2007 n. 262.
La cerimonia di premiazione, alla presenza dei Preg.mi Dirigenti Scolastici Professoressa Carmela Nunziata, Prof. Paolo Cutolo e Prof. Giampiero Scafoglio, quest’ultimo docente presso l’Università di Napoli-Caserta, e componente della Commissione d’esame, si è svolta presso Il Circolo Nautico Posillipo nella splendida cornice del Golfo di Napoli.

La Ditta di Rocco e Torquato Parisi
è stata inserita nel Registro Nazionale delle imprese storiche

Per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia la Unioncamere ha istituito il “Registro Nazionale delle Imprese Storiche”. La Camera del Commercio di Lecce compie quest’anno 150 anni, essendo stata fondata nel 1862. Per la circostanza ha inserito nel suo “Registro” le imprese storiche della provincia. Fra le trentasei, che hanno dimostrato di averne diritto, previa presentazione di documenti storici, troviamo l’impresa taurisanese di “addobbi e luminarie” dei Fr.lli Parisi, Rocco e Torquato, che iniziò l’attività nel 1876.

 
Scuola di politica del Psi
I Conferenza dibattito – Prof. Remigio Morelli

Venerdì sera, 13 aprile, presso l’Aula Consiliare del Comune di Taurisano, i socialisti locali hanno inaugurato la Scuola di Politica con una conferenza-dibattito tenuta dal Prof. Remigio Morelli, storico rappresentante del Psi salentino, già Assessore Provinciale alla Cultura. Tema della serata: “La politica com’è e come dovrebbe essere”.

Parcheggi a tempo
in Piazza Castello e vie adiacenti per il periodo dei lavori di rigenerazione della piazza

L’Amministrazione Comunale ha avvisato i cittadini che per tutto il periodo dei lavori di rigenerazione di Piazza Castello i parcheggi su Via Roma e Corso Umberto I saranno a tempo. I cittadini dovranno munirsi di un parchimetro da esibire sul cruscotto dell’auto con l’indicazione del tempo consentito.

25 Aprile
Celebrato il 67° Anniversario della Liberazione

Anticipato al giorno prima, martedì, 24 aprile, l’Anniversario della Liberazione. La cerimonia si è svolta con corteo al Monumento ai Caduti e deposizione della corona d’alloro. E’ proseguita alle ore 18,00 nella Sala Consiliare, con gli interventi del Sindaco Rag. Lucio Di Seclì; di Rocco Preite, partigiano; di Salvatore Sicuro, partigiano e presidente provinciale dell’Anpi; con la presentazione del libro di Pati Luceri Partigiani e antifascisti di Terra d’Otranto; di Martina Serena Colazzo, segretaria provinciale Anpi; in chiusura la proiezione del film Il partigiano Johnny.

Tre cani avvelenati

Imitavano a loro modo le campane della Chiesa Madre quando suonavano a morto coi loro ululati, col muso rivolto in alto quasi volessero avvisare il cielo dei nuovi arrivi. Ce n’era uno che seguiva il corteo funebre fino al cimitero e si accucciava sotto il catafalco. Un altro, se pioveva, si rifugiava con discrezione appena dentro l’edicola dei giornali. Facevano parte ormai del paesaggio urbano. Erano tre cani che vivevano in Piazza Castello e nelle sue vicinanze. Era il loro territorio e non permettevano che altri lo violassero. Non davano fastidio a nessuno, la loro casa era la piazza, i loro amici i frequentatori abituali. Li hanno trovati morti stecchiti gli operatori ecologici la mattina di venerdì, 20 aprile. A Taurisano.


domenica 18 marzo 2012

Presenza Marzo 2012

La “Sezione Primavera” della scuola materna riapre
Perché chiusa e perché riaperta

Le tre classi della “Sezione Primavera” della Scuola Materna del 2° Circolo Didattico di Taurisano hanno ripreso le attività didattiche, con piena soddisfazione di autorità scolastiche, operatori e famiglie. Lo ha deciso l’Ufficio Scolastico Regionale dopo che sulla sicurezza dei locali se n’è assunta la responsabilità l’Amministrazione Comunale. Si è in regime di proroga del servizio. Erano state sospese perché i locali che le ospitavano e le ospitano hanno bisogno di interventi per essere idonei. Il fatto che al momento non lo siano, però, non significa che sono del tutto inadeguati. L’Amministrazione Comunale ora è impegnata a renderli a norma di sicurezza, come è giusto che sia.
Le tre classi della “Sezione Primavera”, una sessantina di bambini in tutto, erano state sospese in seguito ad un ricorso fatto dal locale gruppo di “Nuova Italia”. Ne era derivato gran disagio per le famiglie dei bambini.
Premesso che sarebbe ottimale che tutto e sempre funzionasse a norma e che hanno ragione i cittadini a protestare quando ciò non accade, bene fecero l’anno scorso a consentire le attività didattiche alla “Sezione Primavera” e bene hanno fatto quest’anno a riconfermargliele. Si consideri che qui, nel Mezzogiorno d’Italia, la condizione di criticità è cronica e diffusa.
L’Amministrazione Comunale, tuttavia, avrebbe dovuto sanare per tempo una situazione che sapeva in difetto senza aspettare il ricorso e la conseguente temporanea chiusura. 

I due Circoli Didattici restano divisi
L’accorpamento bocciato dalla Giunta Regionale potrebbe essere solo rimandato

La Giunta Regionale ha deciso di annullare l’accorpamento dei due Circoli Didattici approvato dall’Amministrazione Comunale. Si son detti soddisfatti i partiti dell’opposizione (Partito della Rifondazione Comunista e Socialisti). Delusi e dispiaciuti, ovviamente, quelli della Giunta. La ragione è che la situazione di Taurisano presenta particolari condizioni che suggeriscono di tenere separati i due Circoli. Non è tanto il numero complessivo della popolazione scolastica, che si aggira intorno ai 1.600 alunni, quanto la frammentazione degli edifici sul territorio. Ciò renderebbe problematico il lavoro di un’unica dirigenza. Dunque una ragione di opportunità, che potrebbe non essere più valida in mutate condizioni. La legge non pone un tetto alla popolazione scolastica di un polo, il limite lo mette in basso. Perciò è possibile pure che dall’anno venturo i due Circoli vengano accorpati a prescindere dalla popolazione scolastica.

Revisione dei confini comunali Taurisano-Ugento
Approvata una delibera di intenti – Privilegiare la linea dell’accordo

Nella seduta del 25 gennaio scorso il Consiglio Comunale ha deliberato per la ridefinizione dei confini territoriali tra il Comune di Taurisano e il Comune di Ugento. Voto unanime. Le ragioni sono note. Il territorio di Ugento in alcune parti lambisce ed in altre ingloba case di civile abitazione di cittadini di Taurisano. Ne derivano problemi nei servizi, nella viabilità e una serie di disagi, con continue proteste degli stessi.
La questione dei confini territoriali tra Taurisano e Ugento è annosa; ma se prima la rivendicazione territoriale ricadeva in una generica rivalità campanilistica, ora ci sono ragioni ben più concrete. Sono circa seicento le famiglie che risiedono a Taurisano in feudo di Ugento. Senza scomodare tutti i precedenti amministratori comunali che si son posto il problema dei confini – personalmente mi ricordo l’Amministrazione Baglivo (1968-1970) – negli ultimi tempi l’Amministrazione si è attivata con atti formali (lettere al Comune di Ugento del gennaio e del settembre 2011) per addivenire ad una ridefinizione condivisa. Che, a mio parere, è la strada da seguire, perché più pronunce della Consulta dicono che la Regione non ha competenza al riguardo. Fino ad ora, però, gli amici di Ugento non hanno inteso neppure trattare la questione. Perfino i comunisti ugentini si dicono contrari, rivelando una mentalità protomedievale, che mal s’accorda coi più elementari principi del loro credo.
L’intento del Consiglio Comunale di Taurisano è di creare un tavolo tecnico col Comune di Ugento. Insomma, dopo le lettere, la delibera consiliare. E’ sufficiente? Non sembra; ma bisogna insistere. Prima o poi gli Ugentini, che sono persone intelligenti e di vedute moderne, si renderanno conto che il territorio di Ugento ha caratteri di anacronistica feudalità, essendo da secoli sede della Curia Vescovile, e che la loro popolazione più quella della frazione di Gemini è pressappoco la stessa di Taurisano con un territorio che è quattro volte di più (Ugento, ha 9.872 / Taurisano, ha 2.332). Ma soprattutto si renderanno conto che il danno da una ridefinizione dei confini a vantaggio di Taurisano sarebbe per loro irrilevante a fronte dei giusti benefici per il Comune amico.
L’Amministrazione di Taurisano, tuttavia, nella consapevolezza che l’iter di un procedimento di ridefinizione dei confini comunali è lungo e complesso, dovrebbe fin d’ora istituire una commissione, formata da tecnici, politici e legali, per avviare la procedura in parallelo alla proposta di accordo.

Le malattie tumorali: conoscenza e prevenzione
Convegno giovedì 15 marzo

Il Comune di Taurisano, Assessorato Servizi alla Persona, ha organizzato per giovedì 15 marzo, alle ore 18,30, presso la sala consiliare di Via De Gasperi, il convegno sul tema: Malattie tumorali - conoscenza e prevenzione.
Sono intervenuti:
Introduzione: Luana Calogero – Assessore Servizi alla Persona;
Lucio Di Seclì – Sindaco di Taurisano;
Ing. Marco Pisanello – Ingegnere per l’ambiente e il territorio (Inquinamento ambientale: cos’è? Come salvaguardare l’ambiente in cui viviamo e la nostra salute);
Dott.ssa Adele Civino – Esperta in Oncologia Pediatrica (Tumore in età infantile: quali le patologie più frequenti e quali le probabili cause);
Dott.ssa Anna Burlando – Psicologa (Il supporto psicologico quale mezzo necessario per l’accettazione per la lotta contro il cancro);
Dott. Giuseppe Serravezza – Medico Oncologo (Il tumore: cos’è? L’importanza della prevenzione).

Silvia Greco in missione in Afghanistan

Silvia Greco, figlia di Pino, Comandante dei Vigili Urbani di Taurisano, 34 anni, dal 1° settembre dell’anno scorso capitano in forza al IX Reggimento Fanteria Bari di stanza alla Caserma “Lolli Ghetti” di Trani, è in Afghanistan, sua seconda missione di pace dopo quella nel Kossovo del 2009. In questa missione è stata aggregata all’82mo Reggimento “Torino” di stanza a Barletta.

Antonio Sanfrancesco di “Famiglia Cristiana”
Vince il Premio “Cronista 2012”

Antonio Sanfrancesco di “Famiglia Cristiana” è uno dei due vincitori della 37ª edizione del Premio Cronista 2012 “Piero Passetti”. La cerimonia di consegna si svolgerà a Viareggio sabato 17 marzo. La giuria, altamente qualificata, era composta dall’Agenzia Ansa di Genova, Federica Angeli e Marco Mensurati (la Repubblica), Rossana Campisi (Marie Claire), Antonio Crispino (Corrieretv), Margherita De Bac (Lemalattierare-Rcs), Marco Giovannelli (Il Messaggero), Alessio Lasta (Raidue) Jari Pilati (Tgr Lombardia), Gisella Roncoroni e Paolo Moretti (Provincia di Como). Il Premio è riservato a cronisti della carta stampata, dell’informazione radio-teletrasmessa e dei nuovi media.
Sanfrancesco è stato premiato per aver evidenziato il comportamento contradditorio dello Stato che da un lato condanna il gioco d’azzardo come mezzo per riciclare i capitali sporchi, dall’altro autorizza videopoker e altri giochi che gonfiano di denaro le bische online.
L’altro premiato è Salvo Palazzolo di “Repubblica”, per aver contribuito al recupero dell’archivio personale di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia.
Ad Antonio, che è anche nostro collaboratore, i nostri più sentiti auguri.