domenica 6 novembre 2011

Della serie "incredibile ma vero"

Da qualche tempo a questa parte, a Taurisano, sta assumendo consistenza un fenomeno che non è nuovo ma presenta caratteri di più ampia diffusione. Il Partito di Rifondazione Comunista addirittura ha fatto sapere alla cittadinanza di aver costituito in sezione uno sportello per la raccolta, la segnalazione e la denuncia di quanto accade nel paese, qualche volta di curioso, più spesso di illegale. Il quadro che vien fuori è davvero interessante per chi volesse fare uno studio sociologico e antropologico. Intanto il cittadino si chiede: ma come è possibile che accadano certe cose? Esaminiamo alcuni casi segnalati di recente anche dalla stampa locale.

Polizia Urbana con un Regolamento obsoleto

Stando alla denuncia fatta dal consigliere comunale di Rifondazione comunista Salvatore Rocca, la Polizia Urbana di Taurisano è ferma al regolamento del 1968, che peraltro parlava di Vigili Urbani. Ma non è solo questione nominale – Polizia al posto di Vigili – bensì di norme diverse. Il Comune avrebbe dovuto provvedere a dotarsi del nuovo regolamento già nel 1986, quando fu approvata una legge quadro, e nel 1989, quando fu approvata la legge regionale.
Si potrà anche non dare importanza alla questione, ritenendola di poco conto, ma il cittadino ha ragione di chiedersi, magari anche con linguaggio colorito: ma che cazzo sono stati a fare i vari consigli comunali di questi ultimi venticinque anni?

Scuola media: le classi si formano con criteri o con un criterio?

Alla Scuola Media di Taurisano, 2° Polo, ci sarebbe una classe di I Media, considerata non a torto d’élite perché formata da alunni scelti tra i migliori iscritti. La denuncia è del responsabile del Circolo “Nuova Italia” Antonio Montonato. Non si tratta di cose segrete, dato che i risultati sono pubblici, come del resto la composizione delle classi. Ora, due dati: uno di carattere sociologico-privato, l’altro di carattere didattico-pubblico.
Il primo: legittimamente ogni genitore si preoccupa all’inizio di un percorso scolastico di inserire il proprio figliolo in un buon corso, avendo per compagni ragazzi perbene ed insegnanti preparati e scrupolosi. Tanto perché il processo educativo-formativo scorra senza problemi e spedito fino alla conclusione.
Il secondo: la legge vuole che la formazione delle classi avvenga sulla base di criteri approvati dal Collegio dei Docenti, proprio per salvaguardare gli interessi di tutti ed impedire le prepotenze di pochi, se non di qualcuno.
Ciò detto, risulta che la classe su riferita, al netto di sospetti e di responsabilità, legittimi gli uni e certe le altre, è fortemente squilibrata a livello medio-alto.
Perché il Ministero, attraverso l’Ufficio Scolastico Regionale, non ordina un’ispezione per accertare se tanto corrisponde al vero e di ovviare, nel caso, ai dovuti aggiustamenti?
Il cittadino, a volte, nella sua ingenuità, resta incredulo.

La Chiesa dei SS. Apostoli Pietro e Paolo non si allinea

Questa, oltre che denuncia di illegalità, è davvero curiosa e incredibile. La costruenda chiesa dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, posta all’angolo via di Casarano – via Antonio Canova, ha eretto il muro perimetrale venti cm. fuori allineamento rispetto agli altri muri di cinta di via Canova. La denuncia è del consigliere di Rifondazione comunista Salvatore Rocca. La cosa è così pacchiana che c’è da credere che dietro ci sia una qualche questione col confinante. Ma come si può, infatti, addossare un muro di cinta su un altro esistente, piuttosto che allinearsi come pure un cieco, tastando, saprebbe fare? Ora il muro dovrà essere abbattuto e rifatto, escluso che possano essere abbattuti gli altri per allinearsi a quello della chiesa. Che, in materia, non ha né sconti né privilegi.    

domenica 2 ottobre 2011

Lo scorreggione referendario

Puntuali sono giunte in Cassazione le firme per il referendum abrogativo della Legge n. 270 del 2005, legge elettorale detta “Porcellum”, della serie Mattarellum, Tatarellum e via sartorizzandum. Maestro, infatti, in questo genere comico-lessicale è Giovanni Sartori, una volta serio e severo scienziato della politica, oggi allegro polemista. Lo stesso Ministro leghista Calderoli, suo primo firmatario, l’aveva definita una “porcata”, in verità dopo che la legge era stata emendata e stravolta. Questa legge si caratterizzò subito come impeditiva del voto di preferenza, negando ai cittadini di votare il candidato di fiducia. Riserve personali a parte – sono convinto di votare non quello che voglio ma quello che sono indotto a volere – anch’io, in un dibattito televisivo, espressi all’epoca parere negativo sull’abolizione del voto di preferenza, volendomi illudere di essere “libero” o soltanto partecipare al rito democratico della discussione.
Un milione e 210 mila firme sono davvero un successone se si pensa che sono state raccolte negli ultimi due mesi estivi. Ne sarebbero bastate cinquecentomila; ma Di Pietro, il massimo promotore, eccessivo come sempre, ha voluto stravincere: più del doppio, quasi il triplo.
L’iniziativa ha subito assunto un valore politico enorme perché si aggiunge alle altre contro il governo. A proposito, chi ha detto che i poteri forti non esistono? Dopo magistratura, confindustria, chiesa e gran parte della stampa, cui si è unito, buon ultimo, il Corriere della Sera, ora anche il colpo del referendum. Il successone, però, rischia di essere un rumoroso scorreggione.
In primo luogo, come hanno fatto notare alcuni costituzionalisti, non si può abrogare una legge e lasciare il Paese in una sorta di “vacatio” nel momento in cui di quella legge o di un’altra sostitutiva si ha bisogno per votare. Di Pietro, che ha la saggezza del contadino, scarpe grosse e cervello fino, ha replicato che comunque il referendum è politicamente importante. Siamo d’accordo. La raccolta delle firme ha avuto un certo effetto mediatico; un’eventuale risposta abrogativa sarebbe decisiva per studiare e approvare una nuova legge assai diversa da quella abrogata. Così si è espresso perfino il ministro leghista dell’interno Roberto Maroni.
In secondo luogo, il rumore che si è fatto in questi anni su quella legge è davvero eccessivo e strumentale. Ma davvero i guai della politica italiana dipendono dal fatto che i cittadini non possono esprimere il voto di preferenza?  Delle due l’una: o siamo smemorati o siamo creduloni. Per me, siamo entrambe le cose. In Italia si è votato con la preferenza per cinquant’anni. Era forse meglio? L’epilogo fu tangentopoli. Gli elettori, quando votano, credono di farlo liberamente, ma alla fine votano le persone che altri hanno deciso di mandare in parlamento, attraverso un insieme di passaggi, di scelte, di candidature e di tecniche di propaganda che qui non è il caso di elencare. E’ sufficiente ricordare che si può imporre ad un soggetto di fare qualcosa puntandogli la pistola o indurlo a fare la stessa identica cosa con una serie di tecniche di persuasione. Sotto il profilo formale e dell’immaginario popolare, però, è importante far credere all’elettore di essere libero e di aver mandato in parlamento chi ha voluto. Poi quel deputato o senatore può perfino cambiare partito, strafottendosene di chi lo ha eletto; la Costituzione glielo consente. Il nomadismo parlamentare ha fottuto perfino il trasformismo.
In terzo luogo occorre ricordare che quella legge doveva garantire il maggioritario, la chiarezza delle posizioni, la stabilità del governo ed impedire alle organizzazioni mafiose, che infestano il Mezzogiorno e ormai in metastasi anche il resto d’Italia, di mandare in parlamento i loro uomini. Non era poco. Sarà stata una porcata, questa legge, ma mi pare che, se non di tutti, di alcuni risultati conseguiti si può essere soddisfatti. Il governo resiste, nonostante gli attacchi e le gravi congiunture nazionali e internazionali. Il maggioritario, purtroppo, è stato indebolito dalle ambizioni di Fini e dalle nostalgie di Casini, uomini della vecchia repubblica partitocratica. Poi ogni pia intenzione – si sa – può produrre gli effetti più diabolici; ma questo vale per tutte le leggi. Così tutte le segreterie dei partiti hanno portato in parlamento chi hanno voluto, con buona pace di tutti. Oggi il voto di preferenza è considerato la bacchetta magica della situazione. Facciamo finta che è così.
Dopo la “porcata”, da tutti voluta, quale miracolo avverrà? Si andrà a votare, salvo che non venga approvata una legge prima, che modifichi sostanzialmente quella in vigore. Stando all’aria politica, che ormai è palpabile, vincerà il centrosinistra, ossia lo schieramento più disarticolato che si possa immaginare. Dire che sia giusto così è scontato. Non altrettanto scontato appare il fallimento di Berlusconi e del suo governo. Se quello che aveva in mente di fare Berlusconi non è riuscito a farlo è perché glielo hanno impedito. Si può essere d’accordo – e personalmente lo sono – che a farselo impedire ci ha messo anche del suo; ma in Italia è così. Stare all’opposizione vuol dire scatenare una guerriglia continua al governo fino a farlo cadere, facendo pagare il conto anche al Paese nel suo insieme e all’immagine che esso ha nel mondo. Gli obiettivi che si era prefisso di raggiungere forse non sarebbero stati raggiunti nemmeno da un dittatore, e per le congiunture internazionali, che hanno avuto pesanti ricadute in Italia, e per la selvaggia opposizione di una caterva di poteri, uno più prevaricante dell’altro. Figurarsi se poteva riuscire un liberale. Mussolini disse che non è né facile né difficile governare gli italiani, è semplicemente inutile. Bella scoperta!         

venerdì 16 settembre 2011

"Presenza Taurisanese" - "Brogliaccio Salentino" - Settembre 2011

“Presenza Taurisanese” – “Brogliaccio Salentino”
Settembre 2011

E’ stata consegnata al CPO di Lecce, martedì, 13 settembre, “Presenza Taurisanese” di Settembre 2011. In questi giorni le Poste dovrebbero distribuirla agli abbonati di tutta Italia.

I sommari di questo numero

Editoriale del Direttore: Caso Italia: democrazia in quarantena

 L’Intervista di Antonio Sanfrancesco: Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento: “La fede è per tutti: sapienti e semplici”.

Cose di Taurisano

* Sul Pug Rifondazione Comunista vuole dire la sua.

* Rocco Carangelo e Luigi Preite taurisanesi da premio.

* Poste: cassette modulari per la corrispondenza.

*  Luigi Di Seclì ricorda l’11 Settembre. Poesia.

* Brigida Caporale lascia Taurisano per Barletta.

* Mostre di pittura di Rosario Rosafio e Federica De Icco.

* Arte in Terra – VII Edizione. Relazione del Direttore artistico,  Arch. Sonia Strambaci.

* Maturità allo Scientifico “Vanini”: 100 e lode per Maria Rosa De Icco.

* Nozze d’oro per Lucio Galati e Lucia Romano.

* X Torneo Open di Tennis: vince Antonio Scala.

* Una parola per volta: fursione.

* Necrologi per Gigi Febbraro e Beatrice Sperti.

Brogliaccio Salentino

  • A proposito di…Poesie di Cosimo Corvaglia, Leandro Ghinelli; Manifestazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia a Patù, ad Acaya, a Corigliano d’Otranto e a Specchia.

  • L’Editore Lorenzo Capone premiato alla XXI Edizione di “Libri Meridionali – Vetrina dell’Editoria del Sud”.

  • Quintino Toma pittore salentino. Catalogo di Luigi Marrella di G.M..

  • Letteratura “italiana” del ‘600 in lingua latina. I Carmina di Girolamo Cicala nell’edizione curata da Marco Leone di Mario Marti.

  • Lusso Poesia di Elio Marra.

  • Giovanni Cosi e l’“albarano” di Giulio Cesare Vanini di Gigi Montonato.

  • Mons. Antonio De Vitis. Una vita per gli altri di Salvatore Palese.

  • Lemme lemme di Giulia Licci. Omaggio a D’Annunzio di G.M..

  • Un autore e lo spazio concreativo: “Fuori campo” il nuovo romanzo di Tania Caroli di Gigi Montonato.

Antonio Galati e Rocco Normanno al “Padiglione Italia” della 54. Biennale  d’Arte di Venezia. Redazionale.

giovedì 15 settembre 2011

Non è giusto, non è leale? Invece, caro Sindaco, non è cosa!

Già la sera di sabato, 10 settembre, i cittadini di Taurisano hanno potuto leggere il manifesto, intestato “Città di Taurisano”, datato 10 settembre 2011 e firmato “Il Sindaco Lucio Di Seclì”.
Il testo:

NON E’ GIUSTO
E SOPRATTUTTO NON E’ LEALE

Alcuni organi di stampa hanno ripreso il contenuto di un foglio apparso di recente nella nostra città, che – senza conoscere i fatti – stigmatizza l’operato di alcuni assessori e funzionari comunali, ingigantendo a dismisura il suo contenuto e, soprattutto, inventando presunte collusioni.
Conoscendo i soggetti che divulgano tali falsità, è chiaro leggere la volontà di rimestare nel torbido al fine di sentirsi in qualche modo vivi e partecipi di una comunità che, da tempo, ha compreso lo scopo di tali ricorrenti attacchi, escludendoli di fatto dal contesto sociale e politico di Taurisano.
Se, invece, come più volte asserito, l’intento del foglio è quello di stimolare l’attività amministrativa, non è questa la strada da seguire, calunniando e attaccando a testa bassa dei giovani amministratori che stanno lavorando con tanta passione e tanto entusiasmo per migliorare le sorti del nostro paese, assicurando la costante presenza in Comune e facendo giornalmente fronte alle innumerevoli istanze da parte dei cittadini, ai quali solo questa Giunta Comunale deve dare conto del suo operato.

Taurisano, 10 settembre 2011

                                                                                                                                    Il Sindaco
                                                                                                                                Lucio Di Seclì

Una presa di posizione istituzionale su alcune accuse all’Amministrazione rivolte dal foglio locale “La Città di Taurisano”, pubblicazione curata dal Circolo di Nuova Italia, ultima corrente mantovaniana all’interno del PdL. Accuse riprese poi ed enfatizzate dalla “Gazzetta del Mezzogiorno”.
Sulle accuse non mi pronuncio né sull’opportunità di enfatizzarle; dico solo che, sebbene gravi per diversi motivi, restano meno gravi delle cose che il Sindaco Lucio Di Seclì ha detto nel suo manifesto. E sulle sue parole, qualche appunto lo faccio.
Anzitutto gli aggettivi del titolo “giusto” e “leale”. Ma di che stiamo parlando, di una partita a briscola o di politica?
L’approccio è fumoso e irriguardoso, non solo per una questione di forma, che evidentemente non a caso è contorta. Perché “alcuni organi di stampa”, “un foglio apparso di recente nella nostra città” e non indicare correttamente, anche per evitare equivoci, come si chiamano? O, per il Sindaco di Taurisano, a parte lui e i suoi della Giunta, gli altri sono massa anonima ed informe?
Ma è sul piano della cultura politica che Lucio Di Seclì dimostra una preoccupante inadeguatezza. Mi dispiace dirlo. Per un democratico e cattolico per giunta è normale che uno cerchi di sentirsi vivo e partecipe nella sua comunità. Forse il Sindaco vorrebbe che alcuni fossero emarginati ed esclusi? E in nome di quali suoi valori e principi?
Quanto al fatto che la nostra comunità li avrebbe esclusi socialmente e politicamente è un’affermazione di gravissima quanto inutile arroganza. Perdere le elezioni o non essere ammessi per vizi di forma o se vogliamo per imperizia, vuol dire forse essere esclusi dalla società e dalla politica?
Ed arriviamo ai “giovani amministratori che lavorano con passione ed entusiasmo per migliorare le sorti del nostro paese”. Già saremmo tutti contenti se riuscissero a migliorare le condizioni; e lasciamo stare le sorti. Ma, a parte, la questione lessicale, che tanto lessicale poi non è, Lucio Di Seclì sa, primo, che i suoi “giovani amministratori” hanno tutti passato la trentina; secondo, che non sono stati malignamente sorteggiati per il sacrificio a cui sono sottoposti, ma si sono proposti spontaneamente, hanno fatto di tutto per essere eletti, mobilitando parenti, amici, conoscenti, vicini di casa, hanno intercettato voti al mercato, per strada, nei bar; che si sono proposti per amministrare la cosa pubblica, che è sempre la più importante delle ambizioni ed il compito più impegnativo, perché si tratta di assumersi la responsabilità di ciò che appartiene a tutti, a cui bisogna dare conto. Perché mai dovremmo considerarli, secondo la dottrina Di Seclì, sciuscetti? Essi devono dar conto – mi dispiace Sindaco – a tutti i cittadini di Taurisano e non solo di Taurisano, compresi gli organi di stampa e il foglio “innominati”. E sul loro operato ogni cittadino ha il diritto – e magari sentisse pure il dovere – di esprimere le sue valutazioni (artt. 3 e 21 della Costituzione).
Certo, ognuno deve sapere quel che dice e come dirlo. Per questo ci sono autorità preposte, che non è male scomodare ogni tanto, se non altro per calmare e calmierare un ambiente dove regnano l’ignoranza, la presunzione e il velleitarismo più selvaggi. Discorso che prima o poi si dovrà affrontare se non si vuole che il paese diventi dominio di quattro insoddisfatti sociali, il cui esercizio pubblico si concretizza in autentiche molestie sociali.
Tanto lo dico per spirito di testimonianza, convinto come sono che in questo paese non cambia e non cambierà mai nulla. Gutta cavat lapidem – dicevano i latini – ma la mentalità della gente è più dura della pietra.

domenica 4 settembre 2011

Sul PUG Rifondazione comunista vuole dire la sua

Il Partito della Rifondazione comunista di Taurisano non ci sta ad accettare il Pug (Piano Urbanistico Generale) così come impostato dall’Amministrazione Guidano e fatto proprio dall’Amministrazione Di Seclì. Lo ha manifestato con un lungo documento e con un comizio in Piazza Castello la sera di giovedì, 1° settembre. Il segretario Rocco Antonio Cavalera e il consigliere comunale Salvatore Rocca ne hanno illustrato le ragioni.
“Il P.U.G. inteso come pianificazione, programmazione e uso razionale del suolo, deve porsi lo scopo di recuperare, valorizzare e tutelare i caratteri ambientali, architettonici e Storico-culturali del territorio di Taurisano”.  E’ perciò un piano importante, è la città come dovrà essere realizzata.
I comunisti partono dal fatto che l’elaborazione del Piano “presuppone un formale avvio del procedimento mediante l’approvazione dell’Atto di Indirizzo da parte della Giunta Comunale”. Essi ritengono che la nuova Giunta, non avendo approvato il richiesto Atto di Indirizzo, debba convocare una commissione apposita o una conferenza dei capigruppo per procedere all’importante adempimento politico. Dalla maggioranza – Assessore all’Urbanistica Damiano – si risponde che l’Atto era stato approvato dalla precedente Giunta e che pertanto non è opportuno che la questione venga ripresa.
Ma la delibera relativa all’atto in questione – si eccepisce da parte di Rifondazione comunista – si limitava a far sue pari pari le indicazioni della Regione (Deliberazione n. 1328 del 3 agosto 2007), senza entrare nello specifico comunale.
Nel lungo e articolato documento approntato sono esposte le ragioni di metodo e di merito. Quali i punti fondamentali?
Anzitutto la partecipazione reale all’elaborazione del Piano “dopo i surrogati di partecipazione cui – dicono i rappresentanti di Rifondazione – abbiamo assistito negli ultimi anni”, affinché “le decisioni inerenti il PUG non siano prese nel chiuso degli uffici o in modo tale da dare adito a dubbi e sospetti su una possibile intrusione degli affari privati nella politica, la quale deve invece tutelare gli interessi di tutti”. Ciò presuppone un linguaggio accessibile alla gente, la quale, molto spesso, nei tecnicismi dell’ufficio, sospetta imbrogli ed interessi particolari.
Sotto il profilo metodologico, il documento comunista suggerisce un censimento di tutto il patrimonio esistente allo scopo di determinare le varie necessità.
Nello specifico propone: ridefinizione dei confini territoriali tra i comuni di Taurisano e Ugento, per far ricadere in territorio di Taurisano vaste aree, attualmente di competenza ugentina, che sono di proprietà di cittadini taurisanesi e si trovano nelle immediate vicinanze del centro abitato di Taurisano (tra le contrade Fumusa e San Giovanni); definizione della percentuale dei suoli edificabili; introduzione del principio del riequilibrio ecologico per i suoli edificati; piano delle tipologie di costruzione e colori da usare nel centro storico; realizzazione e organizzazione di aree produttive ecologicamente attrezzate; recupero delle cave dismesse; ampliamento della Zona Pip in direzione Ruffano; costruzione di una strada ad anello che colleghi Taurisano coi comuni limitrofi; salvaguardia dei terreni agricoli e delle colture praticate; acquisto del Bosco Danieli e sua trasformazione in parco pubblico; realizzazione del nuovo cimitero; costruzione di una strada alberata che colleghi via 2 Giugno a via Canova; difesa del verde urbano e perurbano; procedimento a concorso per l’assegnazione ai progettisti degli incarichi.
Insomma un documento programmatico ed un programma, che evidentemente, per la vastità e complessità dei problemi e delle cose da fare, dovrebbe informare i comportamenti politici dell’opposizione in questa e probabilmente nelle prossime consigliature.

lunedì 29 agosto 2011

Premio "Salento Domani" al taurisanese Quintino Rocco Carangelo

Premio "Salento Domani" al taurisanese Quintino Rocco Carangelo nell'ambito del "Premio Meridiana" Maglie 2011. La sera di sabato, 27 agosto, nell’atrio dello storico palazzo marchesale di Maglie, che ospita il Liceo-Ginnasio “Francesca Capece” e che tanta taurisanità evoca, perché soggiorno del Duca Antonio Lopez y Royo di Taurisano, marito della Capece, si è svolta la cerimonia della consegna del “Premio Meridiana 2011”.
Il Premio, che viene assegnato ogni anno da un’apposita giuria, quest’anno presieduta dalla Prof.ssa Lina Leone, e che riprende il simbolo della grande meridiana che è sulla parete interna dell’atrio del Palazzo con la scritta “Sine Sole Sileo” (senza sole taccio), è riservato a quelle personalità del mondo della politica, del volontariato, della cultura e dell’imprenditoria che si sono particolarmente distinte nel corso degli ultimi anni col loro impegno e coi risultati conseguiti.
I premiati di quest’anno, con gli onori dei padroni di casa il Ministro Raffaele Fitto e il Sindaco Antonio Fitto, sono andati a Salvatore Coppola (storico), Gianfranco Gioffreda (imprenditore), Marcella Santoro (operatrice di volontariato), Salvatore Santese (imprenditore e presidente provinciale Confesercenti), Padre Roberto Francavilla (francescano).
Il Premio speciale ”Salento Domani”, assegnato all’unanimità dalla stessa giuria, è andato all’imprenditore taurisanese Quintino Rocco Carangelo, che ha saputo qualificare la ragione economica della sua attività con quella culturale e sociale del rispetto dell’ambiente. Questa la motivazione della giuria:
«Quale riconoscimento delle sue – certamente non comuni – capacità imprenditoriali, che lo hanno portato negli ultimi vent’anni a consolidare e a migliorare qualitativamente e quantitativamente l’eredità professionale della famiglia; quale riconoscimento della sua lungimiranza, che lo ha visto intraprendere una nuova strada con la creazione di un centro di smaltimento e di recupero di materiali inerti e quale riconoscimento della sua sensibilità verso l’ambiente tutto da salvaguardare quotidianamente evitando l’uso di materiali non riciclabili».

mercoledì 10 agosto 2011

Sindaco Di Seclì alle corde. E non si è che agli inizi!

Prima levata di scudi contro Lucio Di Seclì, pretesto: la sospensiva del pagamento della Tarsu a beneficio di alcuni ricorrenti.
Che tra Pd e Sindaco Lucio Di Seclì a Taurisano non corra buon sangue è ormai un dato acclarato. La rivendicata indipendenza di scelte da parte del neo sindaco, espressione di una lista pensata e prodotta per la sua maggioranza dal Pd, si va estendendo dalla formazione della giunta, che ha lasciato non pochi strascichi polemici e malumori diffusi, a provvedimenti amministrativi, che ora rischiano di mettere se non in crisi quanto meno a disagio l’esecutivo. Irrita l’ambiente politico del Pd l’atteggiamento del nuovo sindaco nell’adottare provvedimenti in difformità dalla passata amministrazione, sempre a maggioranza Pd, quella di Luigi Guidano.
E’ il caso ultimo della sospensiva del pagamento ad Equitalia dei famigerati cinque anni di arretrati della Tarsu in riferimento alla scarto tra superfici dichiarate e superfici reali, soggette a tassazione, dopo gli accertamenti sulla base dei dati catastali. Diciotto cittadini hanno prodotto ricorso avverso il provvedimento di Equitalia. L’ex Sindaco Guidano non volle sospendere i pagamenti ed anzi deliberò la spesa di 5.000,00 Euro per difendersi davanti alla Commissione Tributaria.
Con deliberazione di giunta il Sindaco, in data 21 luglio, ha concesso la sospensiva. Immediata la reazione del Pd. Evidente il conflitto tra la componente politica e la componente amministrativa. I suoi attuali tre assessori (Damiano, Rosafio e Scordella), che pure avevano votato a favore del provvedimento, ne hanno chiesto la revoca. Un comportamento, a dire il vero, discutibile. Se fossero stati contrari non avrebbero dovuto votare a favore in giunta; se ora sono per la revoca vuol dire che il partito gliel’ha imposto. Ma, premesso che tra azione amministrativa ed azione politica non ci dovrebbe essere contrasto, l’azione amministrativa non dovrebbe comunque subire condizionamenti o addirittura diktat. I tre assessori avrebbero detto: o la revoca o ci dimettiamo. E il Sindaco? Avrebbe risposto: se volete revocare il provvedimento, riunitevi in giunta e fatelo, io non partecipo. E’ evidente che il provvedimento e la richiesta di revoca sono solo il pretesto per una resa dei conti, che è solo all’inizio. Paradossale, però, che sia all’inizio dell’inizio.

domenica 10 luglio 2011

Presenza Taurisanese Luglio-Agosto 2011

“Presenza Taurisanese” – “Brogliaccio Salentino”
di Luglio-Agosto 2011

E’ stata consegnata al CPO di Lecce, venerdì, 8 luglio, “Presenza Taurisanese” di Luglio-Agosto 2011. In questi giorni le Poste dovrebbero distribuirla agli abbonati di tutta Italia. Dati i tempi di quintali di corrispondenza facilmente e ingiustificatamente mandati al macero, è opportuno che gli interessati si preoccupino di chiederla al loro postino.

I sommari di questo numero

Editoriale del Direttore: Se la Lega si …slega.

Cose di Taurisano

* Conversazione col Sindaco Lucio Di Seclì, a cura di Gigi Montonato.

* Esposto alla Direzione Centrale di Poste Italiane per ritardi e smarrimenti nella consegna di “Presenza” agli abbonati.

* Taurisano sott’occhio: Varata la Giunta Di Seclì tra malumori e polemiche, Referendum del 12-13 giugno: Taurisano in linea coi SI, La Sel attacca la maggioranza “Uniti per Taurisano” col manifesto “La coerenza non è acqua”, Doverosa correzione per Gianni De Pascalis.

* Carmelina Coda va in pensione di Marilena De Pietro.

* La Corale Taurisanese ha 35 anni.

* Il Preside Salvatore Erminio va in pensione.

* Pellegrinaggio dei parrocchiani “Santi Martiri Giovanni Battista e Maria Goretti” a Medjugorie di Romeo Erminio.

* Rosa Trullo vedova Romano ha compiuto cent’anni. Benedizione di Mons. Vito Angiuli.

* Le facce vincenti del calcio taurisanese: Totò Ciullo, Bruno Stifani, Totò Preite, Piero Orlando, Antonio Macagnino di Ro.S.

* Associazione Mc Taurus dei Taurisanesi in Svizzera.

* L’eclisse di luna del 15 giugno a Taurisano nascosta dalle nuvole.

* Una parola per volta: fatta.

* Necrologi per Ennio Botrugno e Grazia Cera.

* In memoriam per Gigi Branca.

* Lucia Ungaro ricorda il papà Antonio (Mondi).

Brogliaccio Salentino

  • A proposito di…Poesie di Cosimo Corvaglia, Leandro Ghinelli, Elio Marra; Riviste: Spicilegia Sallentina 8/Maggio 2011, Massimo Cacciari a Lecce, Per Aldo de Bernart, A Gallipoli una lapide per Bonaventura mazzarella.

  • Agostino Nifo e la filosofia nella corte. Un classico del Cinquecento curato da Ennio De Bellis di Gigi Montonato.

  • Antonietta De Pace. Sulla biografia ed il falso ritratto di Federico Natali.

  • Gallipoli, Sala consiliare intitolata a Bonaventura Mazzarella.

  • Rileggere Giuseppe Berto oggi: conoscere i suoi tempi per capire meglio i nostri di Cosimo Corvaglia.

  • Briganti e pellirosse di Gaetano Marabello, edito da Capone.

  • Il “Tramontana” di Rina Durante di Carlo Petrachi.

Stroncature semiserie: Dalla “Tarantola di Borgagne” al Liborio Romano “barese”, ai Briganti di Gallipoli, passando per Soleto di Mario Cazzato.

domenica 26 giugno 2011

Rocco Carangelo "capitano d'impresa" a TeleRama

Rocco Carangelo, titolare dell’omonima azienda di “Raccolta e trasformazione di rifiuti inerti” a Taurisano, è stato ospite, sabato sera, 25 giugno, di TeleRama per la trasmissione “Capitani d’impresa”.
Lunga conversazione nel corso della quale Rocco e i suoi collaboratori hanno illustrato l’azienda, la prima a Taurisano, una delle prime nel Salento, nata dall’esigenza economica di produrre lavoro e profitto ma anche dalla necessità, sempre più impellente al giorno d’oggi, di tutelare l’ambiente.
L’impianto, che sorge in una cava dismessa tra Taurisano ed Acquarica del Capo di proprietà della famiglia Carangelo, ha recuperato, infatti, un’area che fino a qualche anno fa era una discarica a cielo aperto di ogni rifiuto. Oggi è una bella campagna, con alberi, prati e muretti, all’interno della quale sorgono le attrezzature dell’azienda.
Ma raccogliere e trasformare i rifiuti inerti, materiali di risulta da demolizioni e rifacimenti, è di per sé opera di pulizia e riqualificazione dell’ambiente. Fino a poco tempo fa non era raro vedere rifiuti inerti scaricati lungo strade di campagna, che rendevano il paesaggio inquinato e brutto, oltre che pericoloso per la presenza a volte di materiali a rischio. I cittadini, che hanno bisogno di smaltire questi rifiuti, possono oggi rivolgersi all’azienda di Carangelo, che provvede ad accettarli, selezionarli e trasformarli in materiale da utilizzare poi nella costruzione dei letti delle strade.
Un cammino, quello della “Carangelo Costruzioni” che dura ormai da circa un trentennio, nel corso del quale l’azienda ha saputo modificarsi e attualizzarsi. E’ cresciuta perché ha saputo individuare le nuove esigenze aziendali ma anche le problematiche sociali, dando delle risposte ad una domanda crescente di lavoro e di rispetto dell’ambiente.
L’azienda ha accompagnato l’avventura professionale del suo titolare, che nel corso degli anni ha “costruito” di tutto. Dalla “Chiesa dei Santi Martiri Giovanni Battista e Santa Maria Goretti” a Taurisano, che è il suo fiore all’occhiello, a strade e piazze o al loro rifacimento, a strutture sportive; non solo qui nel Salento ma anche fuori, in altre regioni, dove gli è stato possibile vincere le gare d’appalto.
Oggi l’azienda dà lavoro ad alcuni giovani professionisti, ad operai e contribuisce ad elevare il livello di qualità della vita nel territorio che la ospita.      

sabato 18 giugno 2011

La SEL attacca la maggioranza UNITI PER TAURISANO

LA COERENZA NON E' ACQUA

"Seppur con grande imbarazzo bene ha fatto l’Assessore ai Servizi Sociali, Luana CALOGERO, a dichiarare la sua appartenenza a forze politiche non collocabili nel panorama del Centro Sinistra, dimostrando così grande coerenza con le proprie idee e, di fatto, riconoscendo il proprio elettorato storicamente schierato a destra. Questo ha provocato grande imbarazzo in alcuni che, ipocritamente, pur sapendo di sedere in consiglio comunale grazie ai voti provenienti in massa dal Centro Destra, ancora dichiarano di rappresentare ideologicamente la Sinistra.
Noi crediamo sia giusto fare chiarezza e che tutti i Cittadini, che ancora si riconoscono nei valori storici della sinistra, sappiano che la coalizione che attualmente governa la Città di Taurisano non è una coalizione di Centro Sinistra ma, e senza possibilità di smentita, una lista trasversale suffragata dal consenso proveniente dai COMUNISTI ITALIANI (?), dal PD, dall’UDC (?), e dal PDL, passando attraverso il Movimento Politico LA CITTA’ e LA PUGLIA PRIMA DI TUTTO.
Questo rappresenta la prova tangibile a quanto già detto da noi in campagna elettorale: il PD e il PDL di Taurisano, sono sì due corpi ma una sola anima.
E poi accusano S.E.L. di non aver voluto condividere il progetto UNITI PER TAURISANO per chissà quali oscure manovre…

Il Coordinamento Cittadino"

Abbiamo riportato il testo del manifesto affisso dalla SEL di Taurisano contro la maggioranza uscita dalle Amministrative del 15-16 maggio. E’ di tutta evidenza che la situazione politico-amministrativa a Taurisano è di grande confusione. Ma non è diversa da tantissime altre realtà del Salento e del Mezzogiorno d’Italia. Le cosiddette liste civiche solo lontanamente possono essere definite di centrodestra o di centrosinistra. In realtà, sia nell’uno che nell’altro schieramento, ci sono autentiche ammucchiate. Ciò che caratterizza la situazione di Taurisano è quella tendenza ad incanalare nel partito grigio del moderatismo e del perbenismo forze politiche di diversa provenienza. Il caso ultimo delle Amministrative del 15-16 maggio è esemplare. A prescindere dall’esclusione della lista del centrodestra, già la Luana Calogero, che era per candidarsi in quella lista, è poi finita nel Partito Grigio del Perbenismo., nella circostanza denominato “Uniti per Taurisano”. La stessa fine, al di là degli episodi che l’hanno determinata, che sono sempre particolari nella forma ma generali nella sostanza, l’hanno fatta i socialisti William Maruccia e Sonia Santoro. Gli strali del SEL sono orientati soprattutto contro il Maruccia, che ha pescato vistosamente e innegabilmente in acque del centrodestra, con reti famigliari e amicali. Non mi pare che sia una colpa, questa, da addebitargli. La colpa, semmai, è di non aver avuto quel carattere che si chiede ad un soggetto dalle forti convinzioni. Doveva rimanere con chi da sempre era stato. Invece alla prima lusinga ha ceduto.
Quanto alla SEL, sbaglia a rimproverare alla lista “Uniti per Taurisano” di essere un’ammucchiata e che perciò non è stata disponibile ad unirsi pure lei. L’ammucchiata è effetto e non causa del mancato accordo. Forse con la SEL di mezzo ci sarebbe stata un’ammucchiatina, e non l’ammucchiatona. Ma se non fosse stata pantagruelica zuppa sarebbe stato pan bagnato.    

martedì 14 giugno 2011

Referendum: Taurisano in linea

“Presenza Taurisanese” non crede di aver determinato alcunché nella partecipazione e nell’esito dei Referendum del 12-13 giugno; ma è certa, avendo suggerito sul nr. di giugno di votare e di votare SI per i quattro quesiti abrogativi, di aver saputo leggere lo spirito del tempo e colto la preoccupazione più sentita. Si trattava di referendum abrogativi di norme esistenti. Questi i risultati:  

Elettori iscritti: 9.883 (M 4.692 - F. 5.191)

Quesito nr. 1: Acqua 1
privatizzazione dei servizi pubblici di rilevanza economica 

Votanti: 5.148 (M. 2.459 - F. 2.689) 52,09 % : SI 5.016  (90,84 %) – NO 88 (1,59 %)
Voti nulli 11 – Schede bianche 33

Quesito nr. 2: Acqua 2
profitti del gestore in ragione del capitale investito pari al 7 %

Votanti: 5.149 (M. 2.459 – F. 2.690) 52,10 % : SI 5.025 (91,05 %) – NO 79 (1,43 %)
Voti nulli 15 – Schede bianche 30

Quesito nr. 3: Nucleare
la costruzione di nuove centrali nucleari in Italia

Votanti: 5.149 (M. 2.459 – F. 2.690) 52,10 % : SI 4.998 (90,25 %) – NO 118 (2,13 %)
Voti nulli 12 – Schede bianche 21

Quesito nr. 4: Legittimo impedimento
Esenzione per Premier e Ministri di presentarsi davanti al giudice se inquisiti     

Votanti: 5.148 (M. 2.459 – F. 2.689) 52,09 % : SI 4.976 (90,13 %) – NO 128 (2,32 %)
Voti nulli: 16 – Schede bianche 28

Il paese ha avuto una discreta mobilitazione. Tutti i partiti si sono schierati per il SI abrogativo, tranne il PdL, completamente assente. Il Pd lo ha fatto con manifesti e con la pubblicazione “Partita Democratica”. Socialisti, comunisti e Sel con manifesti ed un pubblico comizio la sera di venerdì 10 giugno in Piazza Castello. “Presenza Taurisanese” ha tenuto il suo periodico “Dibattito del Venerdì” nella sala conferenze della Domus Vaniniana la sera di venerdì, 10 giugno, con la partecipazione a difesa del SI del Dr. Claudio Leuzzi, segretario del Pd, e a difesa del NO per tre quesiti e del SI per il Nucleare dell’Avv. Salvatore De Paola. Anche l’Azione Cattolica si è mobilitata e ha distribuito un volantino per dire SI netto ai primi due quesiti ed un SI più sfumato e implicito agli altri quesiti.   

sabato 11 giugno 2011

Straordinario parto trigemino del Pd: Sindaco, maggioranza e opposizione

Dovevano essere “Uniti per Taurisano”. Forse la facilità con cui hanno vinto le elezioni amministrative del 15-16 maggio per l’esclusione della lista avversaria di centrodestra li ha disuniti, fino a trasformarli in una “armata brancaleone”.
A dirlo non sono gli avversari, che non ci sono, ma gli stessi protagonisti dell’incredibile avventura politico-amministrativa nella terra di Vanini, famoso giocoliere di credenze e miscredenze.
In un foglietto “Pratica Democratica” probabilmente è Claudio Leuzzi, segretario del locale Pd, che denuncia senza neppure giri di parole il pasticcio del suo partito. Il Pd, infatti, non solo ha partorito il sindaco, ma anche la maggioranza e perfino l’opposizione.
Dopo quanto avvenuto nella prima seduta del Consiglio Comunale il 4 giugno scorso, il foglio di partito denuncia:
«è stato obiettivamente difficile comprendere che differenza esiste tra una maggioranza, per giunta forte di un gruppo consiliare del P.D. di otto elementi, e l’armata Brancaleone. Si è avuta, infatti, subito la conferma di un dato noto a tutti e cioè che una cosa è spopolare a livello elettorale, un’altra è saper amministrare, un’altra ancora è essere un buon politico. Raramente le tre caratteristiche si incarnano in una sola persona e questo, sabato scorso, si è letto subito».
Ma con chi ce l’ha il foglio del Pd? Con un sindaco avversario? No, col suo sindaco, ossia con Lucio Di Seclì.
Cos’è accaduto di tanto stravagante? Prendiamo le stesse parole di “Pratica Democratica”:

  1. «Com’è possibile non essere riusciti a trovare un capogruppo unico per tutto il gruppo di maggioranza come succede ormai da diverse legislature?»;
  2. «Com’è possibile aver consentito ad una neo assessore di dichiararsi oltre che indipendente (cosa peraltro legittima se una persona non ha la tessera di alcun partito) addirittura interprete delle istanze dell’area di centro destra?»;
  3. «Come è stato possibile che, nonostante le indicazioni di voto concordate, per l’elezione della commissione elettorale un componente di maggioranza raggiunga sette preferenze e l’altro solo tre?»;
  4. «e, addirittura, un consigliere di maggioranza voti, per scherzo, per uno dell’opposizione?».

Sembra che, per rimanere nella metafora del parto trigemino, il Pd sia stato vittima di uno stupro da parte di un ubriaco.
La situazione, scherzi a parte, è grave. E’ di tutta evidenza che la Giunta Di Seclì, appena varata, vacilla. C’è un sindaco che non gode della fiducia della sua lista e nel gruppo ci sono delle diversificazioni. Nello stesso articolo di “Pratica Democratica” si annuncia la nascita di un gruppo consiliare del Pd con a capo Luigi Guidano, il “grande” emarginato. Cosicché lo scenario potrebbe essere questo: un gruppo Pd, con a capo Guidano, che si era rifiutato di fare il capogruppo unico; un indipendente di “Area Socialista”, l’assessore William Maruccia; una indipendente di destra, l’assessore Luana Calogero.

Il paese ha bisogno di sapere

Claudio Leuzzi, nella sua qualità di segretario politico della componente più numerosa e qualificante della lista, piuttosto che fare due parti in commedia, dovrebbe rispondere ai seguenti quesiti:

  1. Chi ha scelto il candidato sindaco Lucio Di Seclì, sapendolo uomo non di centrosinistra, e con quali accordi;
  2. Chi ha reclutato i candidati della lista “Uniti per Taurisano” e con quali intese;
  3. Con quali criteri sono stati inseriti in lista elementi provenienti da altre liste in corso di formazione, come “Progetto Comune” di centrodestra, poi esclusa, e “Taurisano rinasce”. E’ notorio, infatti, che William Maruccia e Sonia Santoro erano per candidarsi nella lista “Taurisano rinasce” e Luana Calogero nella lista “Progetto Comune”, in un festival del trasformismo;
  4. Per quali ragioni il sindaco eletto non ha inteso subire i suggerimenti e/o imposizioni del Pd in materia di scelta di vice-sindaco ed assessori;
  5. Quali sono le prospettive di un’Amministrazione che parte non con un piede sbagliato ma con entrambi fuori posto.

Non si tratta di entrare in polemica con nessuno, ma di dare al paese delle spiegazioni, a mio avviso, “dovute”. Forse è stata carente la discussione prima e durante la gestazione della Giunta; ma ora è il momento di parlar chiaro.

venerdì 10 giugno 2011

Presenza Taurisanese: giornale parlato

promuove e organizza

I Venerdì del Dibattito

7° incontro

Venerdì, 10 giugno 2011 - Ore 19,30

nella “Domus Vaniniana” in Via Roma

il Direttore

dopo aver illustrato brevemente
i contenuti del fascicolo di

“Presenza” - Giugno 2011”

introdurrà il dibattito sui Referendum del 12-13 giugno

sul tema

ACQUA – ARIA – GIUSTIZIA
per la qualità della vita
naturale e sociale

Dopo il saluto del Sindaco
Rag. Lucio Di Seclì

Interverranno

il Dr. Claudio Leuzzi
(Segretario Pd di Taurisano)
l’Avv. Salvatore De Paola
(già Difensore Civico del Comune)

Seguirà dibattito coi cittadini


Taurisano, 6 giugno 2011

Il Direttore

sabato 4 giugno 2011

Varata la giunta Di Seclì tra mugugni e polemiche

Taurisano, 4 giugno. Primo Consiglio comunale dopo le elezioni. All’ordine del giorno: convalida degli eletti, giuramento del sindaco, nomina giunta comunale, costituzione gruppi consiliari, nomina commissione elettorale.
Punto più atteso: nomina Giunta comunale: Vice Sindaco con delega alla cultura, pubblica istruzione e sport Claudio Scordella (Pd); Lavori pubblici, William Maruccia (Area socialista); Ambiente, Francesco Damiano (Pd); Servizi sociali, Luana Calogero (indipendente di destra); Attività produttive Luca Rosafio (Pd).
Per la costituzione dei gruppi consiliari ha destato qualche sconcerto la dichiarazione di Luana Calogero, che ha tenuto a precisare la sua indipendenza e la sua appartenenza politica al centrodestra.
Due i gruppi consiliari: uno di maggioranza (Uniti per Taurisano) che per ora non ha espresso un suo capogruppo; uno di opposizione (Taurisano rinasce) che ha come capogruppo Filomena M. Campos.

***
Intanto non si placano le polemiche né a destra, per la lista esclusa dalle elezioni, né all’interno della lista vincitrice né tra singoli consiglieri e gruppi.
A destra nel sito “Voglia di cambiare”, che fa riferimento a Julo Galati, si continua ad accusare quelli del PdL di pianificato boicottaggio. A cui il PdL ha risposto con un pubblico manifesto “Nessun boicottaggio” che restituisce le responsabilità al “protagonismo irresponsabile di Julo Galati e del suo staff”. Manifesto ripreso da “Presenza Taurisanese” di giugno e dalla “Gazzetta del Mezzogiorno” del 3 giugno.
Nella lista che ha vinto le elezioni mugugni e tensioni. Il Sindaco Di Seclì non ha ceduto alle pressioni interne del Pd e non voluto nominare vice sindaco o assessore il sindaco uscente Luigi Guidano, che, a sua volta, ha rifiutato di fare il capogruppo consiliare.
Luana Calogero, che stava nella lista civica del centrodestra prima di essere soffiata da quella civica di centrosinistra, si è dichiarata indipendente in quanto si ritiene politicamente di centrodestra. Lo stesso William Maruccia, che pure stava per candidarsi nella lista di sinistra “Taurisano rinasce” prima di essere soffiato dalla lista civica di centrosinistra, si è dichiarato con un pubblico manifesto come appartenente ad Area socialista. A cui ha risposto il Partito Socialista Italiano, che si è sentito tradito da Maruccia, con un manifesto intitolato “Per evitare equivoci” e firmato dai tre consiglieri eletti (Antonio Micaletto, Emanuele Rizzello, Nadia Piscopo) e dal coordinatore di sezione Vito Sarcinella. Vi si legge di una “sedicente area socialista […] frutto di un’invenzione estemporanea e di comodo di chi ha lasciato il partito per ragioni personali rivestite con argomentazioni pseudo-politiche”. 

***
Una situazione che si annuncia davvero carica di incognite, in cui tutti sono contro tutti. Su alcuni consiglieri intanto pende la minaccia di ricorsi per il riconteggio delle schede. Giuseppe Maglie (Pd) della lista che ha vinto potrebbe scalzare Luigi Guidano, che lo supera di undici voti. Ma sullo stesso Maglie, primo dei non eletti, grava la minaccia di Sonia Santoro, che potrebbe pure lei fare ricorso. Nella lista di sinistra, invece, c’è Andrea Sabato (comunista) che è a pari voti di Nadia Piscopo (socialista), eletta perché lo precede in lista.
Mai elezioni amministrative hanno lasciato tanti strascichi e polemiche. C’è già chi si prepara a votazioni anticipate.
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